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Ormai non è un caso. Il sindaco, infatti, nei giorni successivi alla notifica della citazione milionaria, e dopo la pubblicazione di un articolo su alcune testate giornalistiche, si difendeva accusando genericamente l’opposizione di aver ordito trame occulte in ordine alla vicenda nota, salvo poi ritrattare e chiarire, ma solo privatamente che, in buona sostanza, egli aveva fatto riferimento solo all’opposizione extraconsiliare.

Il medesimo sindaco, però, nel difendere pubblicamente la propria persona e quella dell’assessore notoriamente coinvolto, faceva riferimento ad una inconsulta tempistica della notifica dell’atto di citazione, la quale sarebbe stata, secondo costui, concomitante al premio San Tommaso d’Aquino.

In particolare, si apprendeva per la prima volta, proprio dalla parole dello stesso sindaco, che “trovo piuttosto strana la tempistica di questa richiesta (risarcitoria) proprio nella settimana del premio dedicato a San Tommaso” (cfr. Cassino oggi 3 marzo 2015 pag. 15).

In tale circostanza, il sindaco, però, accostava per la prima volta il fatto risarcitorio (per causa astrattamente riconducibile all’assessore) alla figura del Patrono (accostamento alquanto strano e, comunque, improprio ed impudente).

Nei giorni successivi, però, si comprese meglio la strategia.

Ed invero, già il giorno successivo (4 marzo 2016), e sempre nello stesso giornale a pag. 15 si apprendeva, con visione profetica annunciata il giorno precedente, dell’assegnazione del premio San Tommaso ad un nostro cittadino (pag. 17 con foto e nome del vincitore); alla pagina 18, però, sempre dello stesso giornale, la redazione continuava a narrare la nota vicenda dal titolo NOTTI HOT COINVOLTA UNA MINORE dove, purtroppo, i protagonisti erano altri.

Sempre il giorno 4 marzo, per strana ed ulteriore coincidenza, veniva pubblicato sul profilo dell’assessore noto, un articolo del circolo san tommaso, con rifermento al premio vinto e con tanto di foto che ritraeva il vincitore a colloquio con Papa Francesco.

Il 5 marzo, sempre sul profilo dell’assessore noto, veniva pubblicato l’articolo apparso su CASSINO OGGI il giorno 4, pag, 17.

L’otto marzo, dopo l’apparizione di un articolo della minore (pubblicato il giorno precedente – la quale uscendo dall’anonimato aveva narrato la vicenda), ecco ancora la pubblicazione, sempre sul profilo dell’assessore noto, di altra performance premiale riconducibile al Premio San Tommaso d’Aquino.

Dopo tali accostamenti (Papa, Santo, Premio e Questione risarcitoria) era inevitabile che succedesse il peggio.

E il peggio, per la nostra Città, si è avuto l’8 marzo, in prima serata RAI 2, quando – attraverso la satira dell’ossimoro – si è accostata la figura ciclopica di SAN TOMMASO d’AQUINO, con il pattume linguistico e omofono, SADOMASO D’AQUINO.

E’ stato pubblicato un articolo dallo scrivente, proprio a sottolineare il clima verso il quale si sta andando…ma il circolo san tommaso, sovrapponendosi, ha replicato ancora una volta con l’ECCLESIALESE.

Allora, pare allo scrivente, che sia venuto il tempo, riecheggiando Matteo, 18,15-17, di dirlo all’Assemblea, cioè alla Chiesa, per tutti i provvedimenti del caso, ricordando che sul quale passo, uno dei relatori del convegno, per altro professore dello scrivente negli anni de “La Sapienza, ha scritto ampia pubblicazione (forse era meglio leggere quello).

Aquino, 14 marzo 2016 Emanuele Tomassi