L’8 marzo c.a., in prima serata RAI 2, il programma MADE IN SUD con satira acutissima ha presentato al grande pubblico la figura retorica dell’ossimoro; ma cosè un ossimoro?!
Attraverso tale figura è possibile accostare due concetti opposti o, comunque, in forte antitesi tra di loro come quando, ad esempio, si dice: silenzio assordante, inverno caldo, illustre sconosciuto, sole buio, mastro don (gesualdo) e così via.
Ora cosa centra l’ossimoro con Aquino; purtroppo centra e come se centra!
Ecco cosa dice il comico dal nome Anonimo al diciannovesimo minuto della trasmissione: sono Anonimo quello che scrive le frasi dentro i cioccolatini, sono venuto qui per portare un po di romanticismo, la prossima frase è tratta dalla mia raccolta di frasi damore; gli amori violenti e masochisti che si svolgono nella cittadina di Aquino. La raccolta s’intitola SADOMASO DAQUINO, la frase damore è un ossimoro e potete dedicarla a tutti coloro che non sanno cosè un ossimoro.
Quali sono, secondo voi, gli ossimori che si ricavano dalla predetta frase e, soprattutto, qual è l’ossimoro che proprio non va sì da indurre lo scrivente Consigliere alla più ferma ed impavida reazione? Innanzitutto ossimoro è, certamente, amore violento, ma anche masochismo romantico; ma ossimoro purtroppo è, altresì, SADOMASO e XXX XXXXXXX e questo, certamente, non può passare per nessuna ragione e la responsabilità non è della satira e nemmeno dell’opposizione (sia consiliare o extraconsiliare) ma del clima di diffidenza e rabbia che si è venuto a creare a causa della mancanza di presa di posizione netta e definita ed anche doverosa sulla vicenda nota. Nessuna carica avrebbe retto in una circostanza simile, anche solo per mera ragione di opportunità fino a chiarezza avvenuta.
Ci si ostina, invece, ad andare avanti, anche con una certa spregiudicatezza ed indifferenza; ma a questo punto lo scrivente non ci sta e siccome non ha velleità di candidature future (fosse anche per l’impossibilità pratica di riportare Aquino ad un’accettabilità economica per i prossimi quindici anni), vuole terminare il proprio mandato in maniera consona alla carica ricoperta da oltre tredici anni.
Chi ha orecchi intenda, perché in assenza di decisioni drastiche nel breve periodo lo scrivente si prodigherà, con tutte le proprie energie, contro la rilevata indifferenza istituzionale con condotta implacabile anzi, per usare un ossimoro, dolcemente implacabile perché errare è umano ma persistere, anche con spavalderia, certamente no lo è.
Aquino, 11 marzo 2016 Cons. com. Emanuele Tomassi