10553564_1450796391863385_9194499811410822536_nIl nostro cammino nel cuore del Palio si esaurisce con le zone rurali. Dopo aver dato risalto, nei giorni scorsi, ai rioni più centrali, la nostra attenzione si sposta sulle contrade più periferiche della città. Iniziamo da Valli.

Il rione rossonero abbraccia una porzione di territorio vasta che parte da via Fornace (toponimo che prese il nome da una calcara che sorgeva dopo la salita” gliu sin’ch”) per giungere, tre chilometri più giù, alla piccola chiesa dedicata a Santa Maria Addolorata. L’etimo di valli è abbastanza chiaro. Di probabile origine longobarda, esso indica un territorio avvallato un tempo bonificato da famiglie provenienti da Santopadre e Casalattico. A metà strada, all’incrocio con via Campitelli (dal latino, “piccolo campo”), sorge il bosco “Toccheto”.

La zona termina ai confini con Castelluccio dove un tempo sorgeva un vecchio mulino, citato anche dal compianto maestro Tommasino Di Nallo nel suo libro “Peppamore Mugnaio”. Oggi le Valli conservano ancora un’anima rurale. La recente costruzione di nuovi alloggi, tuttavia, ha conferito alla zona un aspetto più moderno. I colori di Valli sono rossoneri, il capocontrada, confermatissimo, è Claudio D’Amato. Classe ’79, da sempre residente in contrada Valli, il rappresentante della compagine rossonera non nasconde le sue velleità di successo:

“Ripartiamo dall’ottimo terzo posto dello scorso anno, esordisce, siamo una squadra molto competitiva che dirà la sua in questa seconda edizione. La nostra squadra si è allenata bene, vogliamo dimostrare che siamo all’altezza delle altre contrade. Detto questo, prosegue, sono orgoglioso del mio gruppo, cresciuto anche numericamente. Siamo una grande famiglia dove tutti, indistintamente, danno il loro prezioso contributo. In queste ultime settimane ho visto tanto entusiasmo attorno ai nostri colori, la nostra festa è andata al di là delle più rosee previsioni, abbiamo ricevuto la visita anche di altri paesi vicini. Siamo pronti a immergerci nell’inebriante atmosfera del Palio – conclude D’Amato – una festa capace di fare breccia nel cuore di tutti gli aquinati. Noi vogliamo divertirci e puntiamo alla vittoria”. Le altre contrade sono avvisate.

Libero Marino