Poche ore e sarà finalmente Palio. Aquino è pronta a riabbracciare il suo popolo, che dietro le quinte scalpita per lasciare il segno sulla seconda edizione. La vigilia si consuma in una città surreale e a tratti irriconoscibile, che si accinge a indossare l’abito delle occasioni più importanti. Magia del Palio, evento trasversale e unico, di cui la città sarà piacevolmente prigioniera fino a domenica 6 settembre, il giorno che sancirà il verdetto finale. Dopo Canapine e la Piazza, la nostra lente indugia sulle “Crucela”, quartiere vasto e popoloso, tra i maggiori indiziati per la vittoria finale. Un rione ricco di storia e tradizione, che ospita uno dei monumenti più belli della cittadina di San Tommaso.
Il riferimento è alla Chiesa di Santa Maria della Libera, non a caso effigie ufficiale del rione biancorosso. La beffa dello scorso anno è ancora viva nella memoria dei contradaioli, che conclusero la prima edizione secondi, alle spalle di Canapine. Un Palio comunque importante che ha rafforzato le credenziali di un rione destinato a essere ancora protagonista. Tante cose, intanto, sono cambiate rispetto all’edizione 2014. La compagine si è anche dotata di un direttivo interno che ha portato all’elezione di un nuovo capocontrada. A rappresentare la squadra biancorossa, ora, è Claudio Iadecola. Il giovane aquinate ha fatto il punto della situazione a poche ore dall’ inizio dei giochi.
Un anno dopo torna il Palio, come vi avvicinate all’evento?
“ Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto fin qui. E’ stata un’estate intensa durante la quale, nonostante il grande caldo, ci siamo allenati in maniera meticolosa in via 19 luglio, il nostro quartier generale. Non ci nascondiamo, siamo consapevoli dei nostri mezzi e ci apprestiamo a disputare il secondo Palio con grande determinazione”.
Il verdetto dello scorso anno fu seguito da alcune polemiche figlie anche della delusione del momento: il clima è tornato sereno o c’è ancora qualche strascico?
“Assolutamente no. Nella nostra contrada regnano armonia ed entusiasmo, abbiamo messo da parte strumentalizzazioni e critiche, sono tutte chiacchiere che nuocciono solo all’evento allontanandolo dalla sua finalità principale. Il Palio rappresenta un forte momento di aggregazione, è la festa di un popolo diviso dalla competizione dei giochi ma coeso e unito attorno al proprio paese. Il campanilismo deve essere sano e costruttivo, la polemica gratuita non ci appartiene”.
Qualcosa è cambiato anche al vostro interno…
“Sì, abbiamo deciso di dare vita a un direttivo composto da undici elementi, ciascuno dei quali è chiamato a svolgere precisi compiti. Abbiamo anche sottoscritto un nuovo regolamento interno. Siamo ripartiti da capo, mettendo definitivamente alle spalle le frizioni del recente passato. Riteniamo che una contrada debba essere ben strutturata al proprio interno, il Palio richiede impegno e abnegazione, e una buona organizzazione è imprescindibile per raggiungere risultati apprezzabili. Ringrazio tutti i miei collaboratori, ragazzi intraprendenti con i quali ho stretto un bel rapporto di amicizia. Sono loro il motore della contrada”.
Domenica scorsa è andato di scena il mini Palio, siete soddisfatti dei vostri ragazzi?
“E’ stata una giornata bellissima, da incorniciare. Ringrazio di cuore chi ha avuto l’idea di dedicare la giornata inaugurale ai più piccoli. Le nuove leve si stanno calando con grande personalità nello spirito della festa, nei loro volti si percepiva la grande voglia di Palio. Si sono misurati alla grande incantando il numeroso pubblico. Quanto a noi, abbiamo riportato un lusinghiero terzo posto. Ho voluto premiare tutti i ragazzi concedendo a tredici di loro la possibilità di cimentarsi nelle cinque discipline. Durante gli allenamenti si sono distinti per il loro impegno, per me questa è già una grossa vittoria”.
Crucela, lo scorso 29 agosto, ha anche chiuso le feste di contrada: che serata è stata?
“Un momento importante. Come accaduto nella altre feste, abbiamo ricevuto la visita di tutte le altre contrade. Piazza Paolo VI è stata teatro di una serata davvero speciale caratterizzata da puro divertimento e tanta goliardia. Il giusto approccio verso un avvenimento ormai diventato il fiore all’occhiello del nostro paese. Mi auguro che i miei concittadini conservino questo spirito anche durante le tre giornate di festa, confido nel buon senso di tutti gli aquinati, i paesi vicini ci osservano e non possiamo fare brutta figura. Buon Palio a tutti!”
Libero Marino