Pochi giorni e sarà ancora Palio della Contea di Aquino. Sale la febbre in città per la seconda edizione di un evento (4-5-6 settembre) capace di conquistare tutti. A fornire la giusta misura dell’atmosfera che si respira ad Aquino sono le sue strade cittadine, completamente vestite a festa. Un impatto cromatico suggestivo che dona alla città un aspetto ancora più affascinante. Merito soprattutto dei contradaioli, che in questi giorni stanno raddoppiando gli sforzi per giungere preparati all’atteso appuntamento. Prove, ultimi preparativi e serate conviviali (chiuderà Crucela sabato 29 agosto) scandiscono gli ultimi giorni di vigilia.
Dopo la quale si tornerà a fare sul serio e il popolo aquinate, per tre giorni, si tufferà di nuovo nelle forti suggestioni del Palio. A inaugurare l’edizione 2015 saranno i bambini, protagonisti nella giornata di domenica 30 agosto. Quest’anno siamo andati dietro le quinte per carpire segreti e strategie di chi contribuisce a rendere competitiva la propria contrada. Il nostro viaggio tra le otto contrade che si contenderanno l’agognato Gonfalone inizia dalle Canapine: un doveroso omaggio alla contrada (quadrante sud cittadino) vincitrice della prima, storica edizione del 2014.
La squadra neroverde, come si ricorderà, si impose di un soffio su Crucela collezionando 54 punti. Decisiva e da brividi l’ultima serata culminata nel gioco del “tiro alla fune”, dove Canapine fece bottino pieno (8 punti) salendo sul tetto più alto del Palio. L’eco di quell’impresa non si è ancora spenta, e la formazione guidata dal neo capocontrada Nelson Di Branco – non paga del clamoroso successo della prima edizione – è pronta a difendere lo scettro dall’attacco dei rioni rivali. A pochi giorni dall’inizio della seconda edizione, abbiamo sentito le impressioni del vice capocontrada Gianmarco Trezza (nella foto). Il giovane aquinate, a dispetto dell’età (23 anni), si è ormai ritagliato uno spazio importante all’interno della contrada.
In che modo i campioni in carica stanno vivendo questa vigilia?
“Siamo sereni e consapevoli delle nostre possibilità. La vittoria dello scorso anno ha cementato ancora di più il nostro gruppo, cresciuto nel frattempo anche numericamente. Un giusto mix tra veterani e giovani destinato a rendere ancora più competitiva la nostra compagine. Ci stiamo allenando con grande intensità, anche quest’anno vogliamo essere all’altezza della situazione. L’appetito vien mangiando, siamo pronti a difendere il Palio…”
Una vittoria storica che sorprese un po’ tutti: ti aspettavi il trionfo al primo tentativo?
“ Il successo dell’anno scorso è stato straordinario, la serata finale è qualcosa di difficile da spiegare, un ricordo bellissimo che porterò sempre con me. Non eravamo molto accreditati alla vigilia, partimmo un po’ in sordina pagando dazio nelle discipline di maggior agilità. Poi la clamorosa rimonta coronata dalla meritata vittoria finale, complice anche la brusca frenata della nostra rivale Crucela, sconfitta nel “tiro alla fune” da San Pietro Vetere e San Marco”.
Che cosa rappresenta per te il Palio?
“ E’ un evento bellissimo diventato un validissimo strumento di aggregazione. Un’idea molto bella capace di unire centinaia di persone, una svolta per il nostro paese. Grazie al Palio ho conosciuto tanta gente, anche all’interno della mia contrada. Un’esperienza unica che ho sposato con grande entusiasmo, in questi giorni sembra davvero che gli aquinati vivano per il Palio, la gente si è stretta intorno al nostro paese, improvvisamente uscito da un lungo torpore. L’importante è che Aquino viva l’evento in maniera intelligente e costruttiva, si tratta sempre di una competizione amichevole, i giochi sono solo il suggello della grande festa popolare”.
Tu sei una sorta di jolly della contrada…
“ Sì, la gente ha apprezzato molto il lavoro che ho svolto lo scorso anno e mi ha rinnovato la fiducia. Il nostro nuovo capocontrada Nelson Di Branco, persona dinamica e affidabile, ha impegni di lavoro e provo a sostituirlo egregiamente specie in questi ultimi, concitati giorni. Facendo tesoro dell’esperienza dello scorso anno, cerco di motivare il più possibile i tanti ragazzi che, spinti dalla curiosità, si sono avvicinati ai nostri colori”.
I bambini apriranno la seconda edizione: che giornata sarà quella del 30 agosto?
“ Senza dubbio un momento importante. Riponiamo grandi aspettative nei nostri bambini, che si stanno allenando con grande impegno. L’iniziativa del mini Palio è davvero originale, complimenti a chi ha avuto l’idea. I nostri ragazzi sono il futuro di questa manifestazione e vederli allenarsi con passione ed entusiasmo ogni giorno, sotto lo sguardo vigile e paziente dei propri genitori, è davvero bello. Si è creata un’alchimia inimmaginabile appena un anno fa, il numero dei più piccoli è cresciuto sensibilmente fino a sfiorare le trenta unità. Mi auguro che i nostri ragazzi si facciano valere, sarebbe un ottimo viatico in vista della seconda edizione. Spero che un giorno abbiano la fortuna di provare le stesse emozioni che ho vissuto io l’anno scorso…”
La vigilia, intanto, è scandita anche dalle feste di contrada: sei rimasto soddisfatto della vostra?
“ E’ stata davvero una serata bellissima, un viavai continuo di gente fino a tarda serata. All’inizio eravamo scettici considerando il giorno (mercoledì 26), invece la risposta delle varie contrade è stata sorprendente. Abbiamo misurato lo spirito della gente che si avvicina al Palio con rinnovato slancio. Il popolo aquinate sta partecipando in modo significativo a tutte le feste di contrada, è un fatto importante, il termometro giusto dello spirito di amicizia che unisce le otto contrade. La nostra festa è stata un grosso successo, il colpo d’occhio era davvero imponente, ringrazio tutte le contrade per aver raccolto il nostro invito”.
La seconda edizione ormai incombe, vuoi azzardare qualche pronostico?
“ Difficile fare previsioni, l’esito del Palio è molto incerto, le sorprese sono sempre dietro l’angolo. L’unica certezza è che le Canapine si batteranno strenuamente non solo per difendere il Gonfalone, ma anche per dimostrare che la vittoria dell’anno scorso non è stata figlia del caso. L’importante, come già detto, è che sia una bellissima tre giorni di festa per Aquino. La nostra città sarà invasa da centinaia di turisti, alcuni dei quali giungeranno anche dal Nord Italia. Segno evidente che la manifestazione ha davvero attecchito e si accinge a diventare una vera e propria tradizione cittadina. Mi auguro che tutto si svolga senza particolari problemi, e che alla fine vinca il migliore…”
Libero Marino