Ancora una volta le negatività del bilancio comunale di Aquino, manco a dirlo,
vengono appioppate alla mia amministrazione passata, mentre i grandi proclami del bilancio
dell’anno scorso, il primo della nuova amministrazione, decantavano le grandi capacità
dell’amministrazione da poco entrata.
Questi sono i “misteri” dei bilanci correnti, che sono caratterizzati dalle voci di entrata
e di uscita appunto dell’anno di riferimento.
Un anno corrente che non avrebbe dovuto incontrare nessuna difficoltà visto il salasso
sui cittadini che ha portato un’entrata in più superiore a 400 mila euro e solo per
quanto riguarda la tassa sulla casa.
Adesso invece anche la TASI, secondo la tesi(scusate il gioco di parole) di Mazzaroppi,
sarebbe(pardon, E’..non sarebbe) colpa della precedente amministrazione, cioè del
sottoscritto.
Voglio ricordare(lo faccio così talmente poco che questi se ne approfittano e sproloquiano)
che le entrate correnti(e adesso ormai la tasi è diventata una di queste) servono a coprire le spese correnti, e quando i soldi non bastano più per le spese in più che si fanno, allora
l’unico modo per far entrare più soldi, sono le tasche dei cittadini; questo è un conto
facilissimo da fare, è il “conto della serva” come si suol dire…talmente facile che
tutti ne capiscono il significato.
E le spese che le tasse sulla casa e su altro, che con la mia amministrazione non c’erano,
sono in primo luogo quelle delle indennità di carica reintrodotte nella misura totale prevista,
sono quelle dei sostanziosi emolumenti concessi ai dipendenti per le responsabilità
di servizio, sono quelle per le tante elargizioni e benefit concessi a destra e a manca,
in barba alle norme della spending review(cioè il taglio della spesa su alcune voci per
niente necessarie o superflue), tutte voci non previste nei miei ultimi bilanci.
E adesso , invece di non provocare, proprio questo fanno gli attuali amministratori,
dando a me la colpa pure della tassa sulla casa prevista al massimo consentito dalla legge,
come sanno bene i cittadini proprietari di case(e anche gli affittuari), per cui è giocoforza
rispondere a queste affermazioni gettate lì, convinti ormai che la gente si beva sempre
tutto.
No, la TASI nella misura massima, non l’ho introdotta io: io ho lasciato il mio incarico
per fine naturale, con l’indennità di carica non prevista nei bilanci; con la spesa per il personale molto più bassa di quella attuale; con l’assenza di tante spese di cui si poteva fare
a meno.
Per questo non era indispensabile per me imporre quella tassa in quel modo, cosa che
appunto non ho fatto.
E, dulcis in fundo,nonostante le vere e proprie drammatiche vicende finanziarie che
mi hanno fatto passare per far credere a tutti, compresi gli enti di controllo, che eravamo
in fallimento, ho anche lasciato quasi un milione di avanzo “reale” di amministrazione,
e un fondo cassa di oltre un milione di euro, che però mi dicono che è già dimezzato.
Ovviamente ho anche lasciato un paese “pacificato”, che dopo pochi giorni di nuova
amministrazione, già non lo era più, e a testimoniarlo ci sono anche le iniziative vessatorie
nei miei confronti di cui non ho ancora mai parlato e solo per il rispetto a cui sono
tenuto nei confronti dell’Istituzione cittadina che ho rappresentato per così tanti anni
e che ancora mi rendono incredulo per certi atti e per il fatto che ci si abbassi a tanto.
ANTONINO GRINCIA… già SINDACO di AQUINO