I racconti dei genitori, dei nonni, di anziani zii, oppure le esperienze vissute sulla propria pelle in quei drammatici giorni in cui centinaia e centinaia di cittadini furono costretti a lasciare le loro case e a fuggire in cerca della salvezza. I ricordi sono riemersi vividi in questo fine settimana ad Aquino, dove si sono svolte le celebrazioni previste dalla manifestazione “I due volti della memoria”, organizzata in occasione degli anniversari del bombardamento dell’aeroporto e della distruzione della città.
Settanta anni fa, nel 1944, molti aquinati fuggirono per scampare alle bombe. Trovarono rifugio al Nord, qualcuno si fermò in Toscana, a Cortona per esempio, altri raggiunsero la Lombardia, specie la provincia di Cremona. Qui trovarono accoglienza, solidarietà, aiuto, e, in alcuni casi anche una nuova vita. E a testimonianza di questo legame, i sindaci di Grumello Cremonese, Crotta D’Adda e San Bassano hanno trascorso il fine settimana ad Aquino, per siglare un Patto di Amicizia e Solidarietà con il Comune di Aquino.
Alla manifestazione di sabato, che si è svolta in Piazza San Tommaso, hanno partecipato i sindaci di molti comuni limitrofi: tra i vari Gonfaloni spiccavano quelli delle città di Cassino e Mignano Montelungo, entrambe insignite della Medaglia d’oro al valor militare. Un lungo corteo di gonfaloni e di fasce tricolori ha fatto da cornice alla celebrazione, durante la quale sono stati rievocati dallo storico Costantino Iadecola i tragici fatti di 70 anni fa.
Sul palco si sono susseguiti gli interventi del Prefetto di Frosinone, Emilia Zarrilli, del Commissario Straordinario della Provincia di Frosinone, Giuseppe Patrizi, dell’assessore alla cultura del Comune di Aquino, Carlo Risi, del sindaco Libero Mazzaroppi, dei tre primi cittadini arrivati dai centri del Nord Italia per siglare il Patto. Nei tre giorni trascorsi ad Aquino sono stati accolti con commozione da quanti hanno avuto un legame con le loro città: molti li hanno fermati per raccontare storie, aneddoti, ricordi, patrimonio delle loro famiglie, tramandati da nonni e genitori.
Sono state deposte due corone ai monumenti in onore dei caduti di tutte le guerre e delle vittime civili. È stata poi scoperta una targa posizionata su quella che una volta era la fontana in Piazza san Tommaso: ora è diventata anch’essa un monumento, un omaggio agli “sfollati”della seconda guerra mondiale.
Il sindaco Mazzaroppi si è detto commosso dalla grande partecipazione alle celebrazioni da parte non solo delle autorità, ma anche dei cittadini che numerosi hanno affollato la Piazza ed hanno seguito il concerto della Banda Ufficiale dell’Esercito Italiano che c’è stato sabato sera.
In questi giorni densi di ricordi e commozione, il passato ed il futuro si sono uniti. “ Dobbiamo guardare fiduciosi al domani – ha commentato il sindaco – ma dobbiamo al contempo tenerci ancorati alla memoria di chi ci ha preceduto, celebrando il sacrificio dei nostri padri e facendo nostra la loro lezione di umanità. Questo è un dovere morale e civile che guiderà la nostra azione amministrativa nei prossimi anni.”