Il sei di giugno del 1954 la posa della “prima pietra” della nuova cattedrale di Aquino segnò il momento fondamentale della rinascita di Aquino dopo le distruzioni della guerra giusto dieci anni prima.Anche simbolicamente fu il momento “clou” anche per la presenza oltre che delle massime autorità religiose locali e diocesane, anche per quella, molto significativa, di rappresentanze politiche istituzionali, che vide l’intervento, oltre del sindaco dell’epoca, De Marco, anche di un giovanissimo sottosegretario ai lavori pubblici Emilio Colombo agli inizi della carriera, e di Piercarlo Restagno, unanimemente riconosciuto come il principale protagonista, almeno nella sua prima fase, della rinascita di Cassino e del Cassinate.
Le foto ormai ingiallite di quel giorno mostrano, oltre alla solennità della manifestazione, i cittadini attenti e commossi che assistono a questo momento storico in una piazza san Tommaso anch’essa in ricostruzione.
La vecchia cattedrale di Aquino era stata semidistrutta nei giorni tragici di quel fatidico maggio del ’44, e proprio una foto del giorno della liberazione-occupazione mentre i soldati entrano
in piazza, ce la fa vedere irriconoscibile.
Dopo lo sgombro delle macerie, per diversi anni le mura diroccate rimasero in piedi prima
di essere definitivamente abbattute, e si capì chiaramente che non sarebbe stato possibile
ricostruire quella prima esistente, per svariati motivi, ma sopratutto per ragione statiche, essendo
il suolo dove essa sorgeva, a perpendicolo sulla parete rocciosa del “vallone”, molto fragile
e cedevole.
Seguì un lungo ed anche aspro dibattito sulla individuazione del luogo dove costruire la nuova
chiesa, tra l’altro cattedrale, della diocesi di Aquino.
La parrocchia nella persona del responsabile don Battista Colafrancesco, e il vescovo, a quell’epoca
Michele Fontevecchia, individuarono il sito in posizione frontale alla cattedrale distrutta,in un
grande spazio della piazza leggermente sopraelevato, e di proprietà comunale.
La parrocchia presentò al Comune una richiesta di permuta con un terreno molto più ampio
posto poco distante(poi utilizzato come campo di calcio comunale) ed allora di proprietà parrocchiale.
La permuta venne approvata dal consiglio comunale di Aquino dopo oltre due anni, non all’unanimità e dopo una divisione dello stesso consiglio tra favorevoli e contrari alla proposta.
Lo stesso vescovo Fontevecchia intervenne più volte direttamente, facendo presente la grande
importanza che la nuova cattedrale avrebbe assunto come centro della diocesi, e quanti
benefici religiosi, spirituali e di “visibilità” per la stessa città di Aquino ne sarebbero derivati.
Infine, come si è detto, la permuta venne deliberata e venne affidato l’incarico del progetto
all’architetto Breccia Fratadocchi, lo stesso che aveva avuto l’incarico per la ricostruzione della chiesa dell’abbazia di Montecassino.
Si arrivò a quel 6 di giugno del 1954 quando finalmente si potè procedere alla benedizione della “prima pietra”, nella prima vera e propria festa civico-religiosa dal tempo della guerra; fu anche il
momento questo in cui gli aquinati capirono che si stavano per lasciare alle spalle quei tremendi momenti che la città aveva vissuto dieci anni prima
L’edificio sacro, nonostante altre difficoltà sorte all’inizio dei lavori, a fine anni 50 era terminato, e benchè non ancora consacrato, a quell’epoca vi si tennero diverse manifestazioni, comprese
rappresentazioni sacre in occasione del congresso mariano interdiocesano del 1959.
Si rivelò esatta la visione dei realizzatori Don Battista Colafrancesco e il vescovo Fontevecchia:
il nuovo edificio in quel punto faceva da imponente sfondo a tutta piazza san Tommaso.
Il progetto, a croce greca, con una sola ampia “aula” che dominava tutta la città, fu qualcosa di veramente nuovo per Aquino.
La vera e propria consacrazione, avvenne però nel 1963 con imponenti manifestazioni liturgiche
ed ospiti di riguardo.
Non solo, ma per tale occasione l’arcivescovo di Tolosa in Francia, volle donare una reliquia
prelevata dalla tomba di san Tommaso che ne conserva le ossa dal 1369.
La consacrazione si tenne il 19 di ottobre del 63, poco dopo il solenne arrivo della reliquia
(la costola del cuore) di san Tommaso e avvenne con la consacrazione degli altari e degli
stipiti ad opera di tre vescovi, Musto, della diocesi aquinate, Addazzi(domenicano tra l’altro),
arcivescovo di Trani, e Compagnone vescovo di Anagni.
Seguì alla consacrazione, l’inaugurazione ufficiale, il 27 dello stesso mese di ottobre, ad opera
del cardinale Aloisi-Masella (originario di Pontecorvo) e alla presenza oltre che di numerosi
vescovi, anche di due cardinali appartenenti all’ordine domenicano, lo stesso di san Tommaso,
e cioè, Michael Browne irlandese e già maestro generale dei domenicani, e Luis Copello argentino.
Benchè completa, la chiesa cattedrale fu decorata nel 1974, quando in occasione
delle celebrazioni del VII centenario della morte di san Tommaso, internamente fu arricchita
con un grande mosaico su tutta la parete absidale, e da due monumentali sculture in ceramica
sugli altari laterali, e all’esterno dal monumento in bronzo al “Dottore Angelico”.
La ricostruita cattedrale, come ben avevano intuiti suoi artefici, fu sede poi di eventi
straordinari, per essere Aquino un centro di piccole dimensioni.
La cattedrale ha ospitato tra le sue mura eminenti personalità, tra cui numerosi componenti
il “sacro collegio”, e oltre al Papa Paolo VI in una memorabile giornata del 1974, il 14 di settembre
per l’esattezza, rappresentanti delle Istituzioni nazionali(Guido Gonella, Scalfaro, Malfatti
da ministro della pubblica istruzione), anche i cardinali Karol Wojtyla (21 di aprile dello stesso anno) e Joseph Ratzinger(7 di giugno del 1991, tra l’altro ricevuto anche da chi scrive in qualità di sindaco), venuti nella nostra città naturalmente per onorare San Tommaso.
Oltre i grandi eventi appena descritti, la nostra chiesa, oggi concattedrale, ha scandito anche
la vita religiosa e sociale delle comunità aquinate e diocesana, a cui anche le civiche amministrazioni di Aquino
compresa la mia che si è dipanata per oltre ventun anni, hanno sempre mostrato grande
attenzione, in un clima di doverosa oltre che sentita collaborazione, da me personalmente
avviata da molto tempo prima che divenissi sindaco di Aquino.
Antonino Grincia….già Sindaco di Aquino
