AMORI3Uscire da quel tunnel fatto di abusi, violenze, maltrattamenti è possibile: è il messaggio lanciato durante il convegno “Amori criminali” che si è tenuto ad Aquino.

Filo conduttore del discorso quel paio di scarpe rosse ormai diventate simbolo di un termine tristemente conosciuto, femminicidio. In questo possono sfociare le violenze. Episodi che avvengono all’interno di un rapporto malato: la donna a volte pensa di riuscire a farcela da sola, si illude di poter cambiare l’uomo che ha al suo fianco, si convince che quello schiaffo appena ricevuto sia l’ultimo, oppure, peggio, pensa di meritare quegli abusi.

Sono stati questi gli aspetti illustrati durante l’iniziativa dalle relatrici: la dottoressa Pagliarosi, psicologa della questura di Frosinone, la professoressa Zanon, docente dell’uniclam, e Luciana Crucitti, grafologa e criminologa. Sono state proiettate alcune lettere di assassini, ed è emerso che nella scrittura del proprio uomo si possono cogliere dei segni premonitori, che indicano aggressività.AMORI2

L’appuntamento è stato organizzato dall’Assessore alle pari opportunità del comune Federica Di Sotto, che ha sottolineato come la data dell’evento non sia stata scelta a caso: “Non bisogna parlare di violenza solo in prossimità dell’8 marzo. Quelle donne subiscono ogni giorno e quindi è giusto parlarne tutto l’anno”.

E’  stato mostrato alle donne come possono difendersi da sole, con le tecniche di autodifesa degli atleti della Ludi Palestra di Aquino, ma soprattutto sono stati affrontati anche gli aspetti legislativi della materia: il Parlamento e la Regione Lazio molto hanno fatto, ma c’è ancora tanto da fare. Questo il contenuto degli interventi della senatrice Maria Spilabotte e del Prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli.

AMORI1“La presenza di tutte queste autorità – ha spiegato il sindaco Libero Mazzaroppi – testimonia come questo argomento non deve essere considerato lontano dalla nostra vita quotidiana.”

Ospite d’onore dell’iniziativa l’attrice pontina Serena Iansiti, volto di Centovetrine, Squadra antimafia e I Segreti di Borgo Larici. Ha raccontato di essere sensibile a questo argomento, di essere stanca di ascoltare da troppo tempo storie di violenza che hanno donne come protagoniste, e soprattutto ha concluso il suo intervento spiegando di considerare un’eroina Lucia Annibali, l’avvocatessa sfigurata con l’acido da due persone ingaggiate dal suo ex fidanzato. Lei si è rialzata, ha avuto la forza di andare avanti e di continuare a vivere. Perché uscire da quell’incubo si può.