Un cavalcavia considerato troppo pericoloso da una parte, un sottopasso impraticabile ogni volta che piove dall’altra. Due situazioni considerate ormai intollerabili: il sindaco Libero Mazzaroppi affronterà le due questioni nel prossimo Consiglio Comunale, durante il quale si valuterà anche l’ipotesi di costituire una commissione consiliare d’inchiesta che faccia chiarezza.
Entrambi gli accessi alla città dalla Casilina presentano delle criticità: su via Roma, l’amministrazione è costretta alla chiusura della strada ogni volta che c’è una pioggia un po’ più intensa perché il sottopasso si allaga, a causa del cattivo funzionamento delle pompe di sollevamento e dell’eccessivo afflusso di acqua piovana anche dal comune di Castrocielo, rappresentando un serio pericolo per la sicurezza stradale . L’altro accesso invece, ovvero il ponte che si trova in contrada San Gregorio e che collega la Via Casilina con il Campo d’Aviazione, è considerato poco sicuro ed è già al centro di una vera battaglia tra l’amministrazione e Rete Ferroviaria Italiana.
Nei giorni scorsi infatti il Comune ha diffidato Rfi spiegando che la sede viaria della rampa del ponte, lato sud, ha subito un notevole abbassamento: l’amministrazione invitava la società ad intervenire subito per ripristinare le condizioni di sicurezza. Da qui si è innescato un botta e risposta a distanza dai toni molto accesi.
Ma il sindaco non è pronto ad abbassare il tiro e continua con la linea dura: vuole che questa questione e quella relativa al sottopasso vengano affrontate in sede di Consiglio Comunale perché, dice, “è inconcepibile che la nostra nobile città abbia entrambi gli accessi dalla regionale Casilina dissestati, pericolosi ed impraticabili”.
“Vogliamo fare chiarezza – ha detto Mazzaroppi – Abbiamo già intrapreso delle iniziative a tutela dell’ente ma vogliamo una discussione pubblica, per dimostrare ancora una volta l’azione limpida e cristallina della nuova amministrazione. All’assise proporrò anche la costituzione di una commissione d’inchiesta che analizzi tutta la documentazione e verifichi se tutte le procedure siano state eseguite nel segno della correttezza. Poi sarà il consiglio a decidere su questo e, eventualmente, anche sull’ipotesi di intraprendere le vie legali”.
L’amministrazione, intanto, non esclude la possibilità di nominare un tecnico che valuti la questione ed esegua una opportuna verifica sulla situazione.