Trasferta amara per l’Asd Aquino 1950 sconfitto per tre reti a due a Chiaiamari. La più brutta interpretazione stagionale dei ragazzi di Valeriano Mazzaroppi, finiti in otto uomini per la doppia espulsione a Spiridigliozzi e Testa nel corso del secondo tempo. Come se non bastasse, intorno al sessantesimo Danilo Santoro era costretto ad abbandonare i propri compagni a causa di un infortunio alla caviglia. Mister Mazzaroppi, già orfano degli squalificati Del Duca e Ciavaglia, perdeva a metà del primo tempo anche Alessandro Puleo, rilevato da Carmelo Pecora. Ad onor del vero va sottolineato che i bianconeri sono apparsi per lunghi tratti prevedibili e supponenti, prestando troppo il fianco ai rossoneri che, con il minimo sforzo, hanno centrato tre punti meritati. Una prova scialba ed incolore figlia di un atteggiamento superficiale cui non ha giovato il vantaggio iniziale. E pensare, infatti, che la sfida si era aperta sotto auspici favorevoli: dopo appena quattro minuti Tiberio Suffer beffava dai trenta metri Reali con un chirurgico pallonetto.
Ma la rete del vantaggio aquinate era annullata poco dopo (6′) da Simone Zoffranieri che, scattato in sospetto fuorigioco, dribblava Pasquale Iadecola (all’esordio) firmando l’1-1. I padroni di casa insistevano e al 12′, sugli sviluppi di un calcio piazzato, trovavano la rete del raddoppio ma il direttore di gara, a pochi passi dall’azione, annullava per fuorigioco. La risposta aquinate era affidata ad un insidioso colpo di testa di Puleo che, sugli sviluppi di un angolo calciato da Testa, lambiva il palo della porta difesa da Reali. Il difensore di Pontecorvo era costretto, poco dopo, a lasciare il rettangolo di gioco per un sospetto stiramento. Era il preludio al raddoppio del Chiaiamari: una punizione dal vertice sinistro dell’area calciata da Matteo Casagrande passava tra un nugolo di gambe prima di spegnersi, beffarda, all’angolo sinistro. Lo svantaggio scuoteva i bianconeri (scesi in campo con la seconda divisa arancione) dal torpore: il colpo di testa di capitan Ciro Gomma, su azione d’angolo, sfiorava di un nulla il palo (28′). A far gridare al gol del pari era, subito dopo, Matteo Testa la cui punizione, da distanza siderale, si stampava sulla traversa. La prima frazione si chiudeva con un brivido in area bianconera: Simone Zoffranieri si involava a tu per tu con Iadecola graziando il numero uno aquinate.
La ripresa si apriva con una novità tra le fila bianconere: fuori Mercone, dentro Luca Maini. Chiaro l’intento del mister aquinate di conferire maggiore brio ad una manovra fino ad allora troppo compassata. Ma lo spartito non mutava e alla prima vera occasione i padroni di casa colpivano. Era di nuovo Zoffranieri a penetrare tra le maglie della non irreprensibile retroguardia aquinate: il numero 7 di casa scaricava di sinistro un diagonale imprendibile per Iadecola. Oltre al danno la beffa: la rete del tre ad uno scatenava infatti l’ira di Antonio Spiridigliozzi che veniva espulso per proteste (55′). Mister Mazzaroppi esauriva i cambi con Francesco Scappaticci in luogo di un incolore Ayoub Dahez. Poco dopo, altra tegola in casa aquinate: Danilo Santoro (distorsione alla caviglia) era costretto a lasciare i bianconeri in nove. La gara terminava virtualmente al 69′, quando il direttore di gara estraeva il secondo giallo all’indirizzo di Matteo Testa, reo di un veniale fallo al limite dell’area aquinate. La squadra rossonera, forte della triplice superiorità numerica, sfiorava a più riprese il poker. Nel finale, a sorpesa, i bianconeri tornavano in partita grazie a Tiberio Suffer che, su angolo di Luca Maini, firmava di testa la doppietta personale. Ai titoli di coda era Alessio Venditti (sul quale era provvidenziale Reali) a far gridare al gol del clamoroso pari il manipolo di tifosi aquinati sistemato in tribuna. Era l’ultima emozione prima del triplice fischio finale.
Libero Marino