a“Non c’è alcun diritto negato, né alcuna intenzione di limitare la libertà di pensiero e di espressione nella nostra città”. È secca la replica del sindaco di Aquino, Libero Mazzaroppi, dopo la richiesta dei consiglieri di opposizione di discutere nell’assise comunale della delibera di giunta che riguarda le regole per lo svolgimento degli eventi estivi. La nuova disciplinare stabilisce che non possano esserci manifestazioni politiche e feste di partito dal primo giugno e fino al 15 settembre in Piazza San Tommaso. Nuovi criteri che avevano subito scatenato le proteste dell’opposizione, alle quali però, già il 2 agosto scorso, il sindaco aveva risposto puntualmente, spiegando le motivazioni che avevano portato a queste scelte e investendo della questione anche il Prefetto.

Prima di tutto la nuova amministrazione si è trovata letteralmente subissata di richieste per lo svolgimento di diverse manifestazioni sia nella piazza centrale che nella parte storica della città, come dimostra anche l’elaborazione del primo cartellone degli eventi1 estivi “Restate ad Aquino”: si è scelto quindi di individuare delle linee guida in base alle quali scegliere quelli da autorizzare. Il sindaco precisa anche che, fino al 16 giugno scorso, era in vigore una delibera che dava all’amministrazione pieni poteri decisionali, senza l’obbligo di seguire alcun criterio. L’obiettivo del nuovo governo cittadino è stato quindi quello di riempire un vuoto, fissando delle regole che adesso valgono per tutti.

Il primo cittadino spiega poi che le manifestazioni politiche possono essere svolte, anche nel periodo estivo, in altre zone della città, altrettanto centrali, come Piazza Paolo VI, Piazza Municipio, Piazza Martiri del Terrorismo: “riteniamo quindi – conclude Mazzaroppi – di non aver leso alcun diritto o alcuna libertà. Presto poi porteremo all’esame del consiglio  un vero e proprio regolamento che disciplini le manifestazioni su aree pubbliche, cosa che finora non è stato possibile fare per un’evidente ristrettezza dei tempi”.

Quanto alle accuse dell’opposizione, il sindaco aggiunge che, anche qualche settimana fa, ha concesso l’uso di Piazza S. Tommaso al Partito dei comunisti per una raccolta firme. Per quanto riguarda i comizi poi, il primo cittadino chiarisce che sono disciplinati dalla legge, sia in periodo elettorale che non, quindi non è certo un sindaco che può arrogarsi il diritto di prendere decisioni in merito.