Ricevuto e pubblicato:
In un mio lontano intervento ebbi ad evidenziare una caduta vertiginosa dei conti pubblici a partire dal 2007 e coincidente con l’annus mirabilis della fuoriuscita dall’amministrazione Grincia del Consigliere Libero Mazzaroppi – che vi fece parte per lungo tempo anzi, per il lunghissimo tempo di 17 anni e cioè fino al 2007, appunto, quando lo stesso Consigliere decise di rompere ogni rapporto con il passato e dar vita, così, ad una nuova compagine portatrice d’interessi propri.
Sono andato a rileggermi, dunque, tanti scritti di Libero Mazzaropppi ispirati al nuovo mutato interesse e, purtroppo, quella del fallimento dell’ente, dei conti truccati, dei numeri non veritieri erano argomenti dominanti.
Non si riscontra, infatti, intervento del Consigliere Mazzaroppi dove questi non faccia cenno al plauso dei revisori, all’esaltazione dei loro interventi, ai loro pregevoli pareri non favorevoli.
Ma allora se vi è un “nuovo corso” v’è bisogno anche di ”nuove spiegazioni”.
In primo luogo, infatti, non è vero che la Corte dei Conti nel prosciogliere l’Ente abbia preso in considerazione solo l’anno 2010; la Corte, invece, è partita dall’anno 2010 per affrontare, in maniera riassuntiva e sintetica, tutta la situazione generale e pregressa dei conti pubblici del Comune di Aquino.
Per comprendere ciò basta leggere la voce n. 4 analizzata e rubricata “ANALISI DELL’ANZIANITA’ DEI RESIDUI” che costituisce, a mio parere, il nodo centrale di tutta la problematica della disfunzione contabile dell’Ente verificatasi, proprio, a partire dall’anno 2007.
Fu allora, infatti, che iniziò “la lunga serie dei pareri negativi dei revisori”.
E’ da allora, infatti, che l’amministrazione “geme contabilmente” e ciò perché, mentre i residui avrebbero dovuto essere obbligatoriamente conteggiati essi, invece, venivano fatti oggetto di contrasto da parte di chi avrebbe dovuto computarli.
Da un lato, infatti, l’ufficio di Ragioneria sosteneva che non era compito proprio conteggiare i residui mentre, dall’altro, i Segretari comunali mostravano di non avere perfetta conoscenza della complessa disciplina (cioè non sapevano dove mettere le mani) perché, secondo costoro, la conoscenza di “quegli arcani” era patrimonio di pochi. Il Revisore, dal canto proprio, giocava sull’equivoco non prendendo mai posizione sul ruolo centrale e sulla necessità di conteggiarli e catalogarli.
Eppure il Revisore del 2007 era stato voluto, anzi imposto, da Libero Mazzaroppi e, purtroppo, i Revisori successivi – pur scelti dall’amministrazione – sono stati condizionati dai pareri negativi precedentemente resi.
Ne è conseguita una stasi amministrativa e contabile che ha portato la nostra Città al totale immobilismo.
Allora, ringraziamo la Corte per aver fatto luce – e per la prima volta – sul disordine contabile dell’Ente (per fortuna oggi non più sussistente); disordine che tanti problemi ha creato ai Cittadini di Aquino ed alla Città tutta e sul cui equivoco Mazzaroppi ha sempre “giocato” in virtù della estrema difficoltà della materia.
Aquino, 22 gennaio 2013 – Emanuele Tomassi