Ricevuto e pubblicato:

Mi preme un pò spiegare la questione dei”deferimenti” (questo è un gergo tecnico che sembra molto di più di quello che in effetti è) del comune di Aquino alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti da parte del magistrato istruttore della stessa pratica.
Questa è una procedura “obbligata”, quando nei pareri dei revisori dei conti sugli strumenti finanziari,(bilancio preventivo, consuntivo ecc…), si esprimono criticità, non rispetto di una certa “stretta” contabilità standard, (tipo pagamento di qualcosa con somme esistenti dell’anno precedente) e quant’altro.
Questi rilievi, sono stati continui e costanti,”solo” dal 2008 in poi, mentre gli stessi, e molti altri anche più rilevanti, che sicuramente esistevano anche nei bilanci precedenti, venivano appena o per niente accennati, e comunque hanno avuto sempre il parere positivo del revisore, compreso quello che aveva questo incarico nell’anno 2008.
Per anni e anni ci sono state manovre finanziarie che forse non rientravano nella precisissima regola che spesso”ingabbia” i bilanci, eppure i pareri sono stati sempre positivi, fatto questo che ha fatto sì che l’amministrazione comunale non fosse eccessivamente preoccupata che qualcosa non andasse, perchè criticità di un certo rilievo mai sono state fatte presenti.
Guarda caso, dal 2008 all’opposizione(acerrima) di tutti gli strumenti finanziari di quell’anno, c’era la parte politica che a suo tempo era stata la referente per la nomina del revisore dei conti; e guarda caso, proprio da quell’anno per il comune è iniziato il caos finanziario anche con esposti vari nei confronti  dell’amministrazione, non solo alla magistratura contabile (corte dei conti), ma anche a quella penale(procura della repubblica); il tutto poi, ha successivamente portato a quella dichiarazione di dissesto che ci è stata rappresentata, ma che nei fatti non esisteva come si sa.
Naturalmente, come accennato prima, gli stessi rilievi espressi nei pareri del revisore del conto, sono poi stati oggetto di “deferimento” in apposite sedute della corte dei conti in cui la stessa analizza quei rilievi, e chiede le spiegazioni del caso.
Certo, la storia poi è continuata anche con il successivo revisore, che anche se di nomina della maggioranza e quindi “di fiducia” diciamo così,(anche se sconosciuto per me e per quasi tutti i membri della maggioranza), messo di fronte a quelle problematiche di ingarbugliamento finanziario ormai innescato, non ha trovato di meglio per tirarsene fuori, che continuare coi rilievi, arrivando anche ad attestare successivamente, che l’esistenza del dissesto era “di solare evidenza”.
Di tanta “solare evidenza” che l’anno del preteso dissesto si è difatti chiuso con un avanzo di 741 mila euro; proprio una condizione di dissesto questa!
Non servono parole, credo, per commentare l’accaduto, ma il fatto è che poi, di fronte ai successivi eventi in cui”da soli”siamo dovuti venir fuori, tutti ci saremmo aspettati un aiuto e pareri favorevoli alle delibere finanziarie per riapprovare nuovi e veritieri bilanci derivanti dall’annullamento dello stato di dissesto, e invece tutto l’opposto, altri rilievi e pareri negativi, quasi che si fosse estranei di fronte a tutto quello che era accaduto.
Ripeto, su questi rilievi che poi vengono trasmessi alla corte dei conti, si è automaticamente”deferiti” dalla corte dei conti che chiede spiegazioni, il tutto poi oggetto di presa d’atto da parte del consiglio comunale come è sempre avvenuto.
Del resto, cosa avrei potuto aspettarmi di diverso da un revisore per cui avevo portato in consiglio proposta di revoca per una serie di inadempienze tutte puntualmente documentate?
Come minimo un parere “non favorevole” all’ultimo bilancio, anche se con l’attestazione che l’impianto dello stesso bilancio era nel rispetto della normativa di legge e di contabilità relativa ai bilanci comunali.
Comunque la cosa paradossale,(ma nemmeno tanto visto quello che ho detto fino a questo momento), è che più di una volta, tra i punti che la sezione regionale della corte dei conti ha richiamato come punti omessi, c’erano questioni a cui solo il revisore dei conti avrebbe dovuto rispondere perchè di sua competenza, e uno di questi punti, tanto per citare solo un caso, era anche nell’ultimo “deferimento” che ha interessato il comune di Aquino.