Come era fin troppo facile prevedere, il consigliere Mazzaroppi ha completamente stravolto la questione del suo emendamento al bilancio relativa alla cosidetta restituzione tarsu, tra l’altro votato soltanto da quattro consiglieri su sedici.
Questa la mia dichiarazione in proposito nella relazione al bilancio comunale…”preciso che il sottoscritto sindaco, anche nella discussione di precedenti strumenti finanziari, ha rimarcato che, se si dovessero riscontrare somme non dovute dai cittadini per il servizio di raccolta dei rifiuti, non ci sarebbe stata nessuna difficoltà a restituirle, ma ancora oggi, nonostante il lavoro degli uffici, non sono ancora chiaramente quantificabili, essendoci ancora delle pendenze da riscontrare e valutare su questa materia.
…Ma non appena il quadro sarà completamente chiarito, questa amministrazione, o quella che succederà, provvederà a dare seguito ai riscontri finali…
…in ogni caso non è ipotizzabile in questo momento una uscita in più di 111 mila euro presi dall’avanzo di amministrazione, perchè si metterebbe in pericolo il rispetto del patto di stabilità, cosa che risulterebbe molto dannosa per il comune e per tutta la collettività; questa restituzione comunque si può fare in qualsiasi momento, e non per forza al momento dell’approvazione del bilancio“.
Questa valutazione è stata condivisa dalla maggioranza, e suppongo, anche dagli altri consiglieri non di maggioranza che si sono astenuti, secondo me, molto responsabilmente, mentre potevano facilmente accodarsi appresso a una richiesta in questo momento particolare, solo propagandistica.
Comunque non è più tollerabile che si usi una tale aggressività nei confronti di tanti amministratori, e questo “puntare il dito” secondo una passata tecnica brigatistica, con una violenza verbale e scritta inusitata, come al tempo della “caccia alle streghe”, non può continuare.
E’ semplicemente vergognoso un tale atteggiamento, che alza ancora di più i toni di rissa propagati negli ultimi anni, e che hanno già procurato gravi danni nei sempre civili rapporti tra i miei concittadini.
Rapporti che un amministratore che pretende tra l’altro di guidare la cosa pubblica in un vicino futuro, dovrebbe invece solo tutelare, se ne sentisse un minimo di responsabilità.