Sono trascorsi moltissimi giorni dal comunicato delle opposizioni unite nel quale si evidenziavano le gravissime negligenze di Grincia e della sua Giunta in merito al rifornimento di carburante negato al camion utilizzato per la raccolta rifiuti.
Lo stesso automezzo risultava, altresì, sprovvisto sia della revisione che dell’assicurazione; cosa di per sé estremamente grave tanto quanto il mancato pagamento degli stipendi agli operatori.
Grincia, suo malgrado, date le troppe evidenze, è stato costretto a darci ragione, ma non ha retto al moto compulsivo che lo assale ogniqualvolta viene smascherata una sua negligenza e ci ha volgarmente ingiuriato definendoci “cani da guardia”.
Questo appellativo ha fatto seguito a quello di “rinoceronte impazzito” di qualche giorno prima, senza contare poi che negli ultimi mesi ci ha definiti “squallidi”, “sudiciume”, ecc. ecc.
Appare evidente che da tempo la pratica dell’insulto sistematico gli riesce meglio dell’esercizio della funzione amministrativa. Senza ombra di dubbio, possiamo affermare, ed è fatto conclamato ed incontrovertibile, che il Sindaco, alla fine del suo fallimentare mandato, è diventato un abile maestro nella volgare arte dell’insulto ai cittadini, ai professionisti che collaborano con lui, ai dipendenti ed ora anche agli amministratori.
E’ inspiegabile che un Sindaco, che per fortuna è tale ancora per poco, reagisca con rabbia inconsulta nei confronti di un leader di un raggruppamento, che peraltro rappresenta più cittadini di lui, colpevole di aver stigmatizzato che, pochi giorni dopo l’ultimazione dei lavori alla sede comunale, al verificarsi di una precipitazione, si sono registrati allagamenti in alcuni locali degli uffici comunali.
Invece di dare una risposta alla nostra doglianza, non ha trovato di meglio, per coprire la sua latitanza, che definirci “uccelli del malaugurio” che stanno sempre davanti al Comune.
E’ superfluo dire che con il suo astioso linguaggio ha offeso noi, le nostre famiglie e tutte le famiglie dei tantissimi cittadini che ci onoriamo di rappresentare.
Di fronte ad un evento così sconcertante, noi abbiamo legittimamente espresso delle perplessità sulle priorità individuate per i lavori all’edificio comunale. Se, per il Sindaco, come sappiamo, prevale sempre “la facciata”, per noi, invece, conta soprattutto la sostanza.
Egli ha fatto come quell’individuo che non si lavava da 6 mesi ed invece del sapone ha preferito comprare ed indossare una camicia pulita. E’ ovvio che appena messa si è sporcata.
Chiudiamo prendendo amaramente atto che ancora una volta il turpiloquio si è impadronito del suo pensiero e del suo linguaggio, che non riescono più a rispettare il filtro della decenza e del rispetto altrui, lasciando libero corso al flusso di un vocabolario irrimediabilmente sospinto dalla rabbia, dal livore e dall’acredine verso chi osa contraddire la sua supponente ignavia.
Faccia, finalmente, un “mea culpa” e la smetta di ingiuriare volgarmente gli aquinati che ormai non si sentono più rappresentati da questa amministrazione.
Vogliamo concludere con una domanda: ora l’affitto di 15 giorni del camion chi lo paga?
Aquino, 04.nov.2012
Il Capogruppo “Aquino nel cuore”
(Cons. Com. dott. Libero Mazzaroppi)