Il Consigliere Emanuele Tomassi getta la maschera di finto moderato e mette a nudo la sua vera natura, rancorosa e insofferente a qualsiasi critica, anche se costruttiva.

Non intendo lasciarmi trascinare nella sterile polemica di Tomassi e mi limiterò ad esporre i fatti inconfutabili ai quali E. Tomassi dovrà rassegnarsi.

E’ un fatto che il Consiglio Comunale di Aquino aveva approvato il dissesto finanziario.

Le sue parole in consiglio non sono state prese in considerazione dai suoi presunti alleati che, indifferenti,  hanno proceduto per la propria strada.

E’ un fatto che il comune di Aquino sarebbe stato commissariato se Mazzaroppi, e i gruppi di opposizione, non fossero ricorsi al TAR.

Infatti il comune di Aquino, dopo un primo tentativo di resistervi, ha aderito al ricorso rivedendo la propria decisione sul dissesto finanziario.

Quindi, di fatto, il dissesto è stato sventato proprio dai gruppi di opposizione guidati da Mazzaroppi.

E questa presa di posizione smentisce anche le false accuse di qualche “Mazzarino” della politica aquinate, abituato ad opera solo nell’ombra, che vorrebbero Mazzaroppi ossessionato dal tentativo di far commissariare l’ente comunale.

Di fronte ad una clamorosa occasione di commissariamento, ed alle sue catastrofiche conseguenze per i cittadini di Aquino, Mazzaroppi ha responsabilmente fatto gli interessi della Città e dei suoi abitanti, ponendo in essere tutte le iniziative utili per evitarlo, facendosi carico, insieme ai gruppi di opposizione, anche delle spese che un ricorso al TAR comportano.

Per quanto riguarda fantomatici documenti “riservati” che avrei rivelato, l’attento lettore di giornali Tomassi ha dimenticato di leggere siti internet, tabelloni in piazza e giornali che riportavano l’articolo di Mazzaroppi con il quale denunciava la mancata notifica delle dimissioni dell’Assessore La Starza.

Grave, invece, sarebbe se fossero vere le parole di E. Tomassi relative alla possibilità di consultare documenti negati, finora, ad altri consiglieri.

In tal caso dimostrerebbe la chiara azione ostruzionistica che da tempo denunciano i gruppi di opposizione, quelli che la fanno veramente, messa in atto dall’attuale maggioranza targata Grincia.

Resto, tuttavia, amareggiato dall’attacco personale del consigliere Tomassi sia nei miei confronti che di quelli del partito che rappresento, il PD.

Un attacco privo di ogni fondamento, visto che neanche un mese fa ci aveva elogiati pubblicamente e invitati ad aderire alla sua candidatura e, di fronte al nostro diniego, avrebbe addirittura lasciato la porta aperta ad eventuali ripensamenti.

Candidatura nella sua lista alla quale, personalmente, ho detto no per la seconda volta dopo quella di cinque anni fa.

E poi la politica, quella vera, la possono fare tutti, non bisogna essere “titolati”, è un diritto di ogni singolo cittadino poter esprimere il proprio pensiero.

Per fortuna viviamo ancora in una repubblica democratica e non in un regime di monarchia assoluta, dove qualcuno pretende l’investitura celeste.

Non ho nulla di personale contro nessuno, le opinioni che esprimo sono sempre basate sull’attività politica realizzata.

Si possono aver visioni politiche diverse ma non per questo dover per forza essere nemici.

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