Nell’anno 2003 l’amministrazione Tomassi-LaStarza lasciava un attivo di bilancio di circa Euro 700.000,00.
Fino al 2008 l’amministrazione Grincia confermava tale trend. Il 20 ottobre 2010 – dopo una scia di costanti pareri negativi – venne convocato il Consiglio comunale per la dichiarazione di dissesto dell’Ente.
In base alla documentazione e in base ai dati contabili comunicati dagli organismi preposti, l’amministrazione era in negativo di oltre Euro 400.000,00.
In base a tale documentazione contabile il dissesto non poté che essere dichiarato dall’amministrazione.
La delibera di dissesto venne, poi, impugnata da una componente delle minoranza, anche se sulla insussistenza delle cause del
dissesto si era già espresso il sottoscritto con due atti formali del 14 e 18 ottobre 2010.
Con il citato ricorso al TAR la componente consiliare di minoranza depositava anche una perizia contabile dalla quale emergevano dati numerico-contabili mai conosciuti prima dall’amministrazione.
A seguito di ciò il Sindaco intimava all’ufficio preposto di dare riscontro a quanto asserito nella perizia tecnico-contabile.
L’ufficio preposto rilevava un più Euro 300.000,00 (ovverosia da meno Euro 400.000,00 si passava a più Euro 300.000,00 – furono ritrovati, insomma, in pochi giorni oltre Euro 700.000,00).
Di Fronte a tale nuovo dato contabile il Comune si costituiva in giudizio chiedendo al TAR termine per provvedere ad annullare d’ufficio il dichiarato dissesto.
Il TAR – considerata preminente la volontà Consiliare quale espressione della volontà popolare – accordava il rinvio per permettere all’amministrazione di procedere all’annullamento.
Così, in data 2 febb. 2011 venne convocato il Consiglio e fu annullato il dissesto perché era stata rinvenuta documentazione contabile – prima mai conosciuta – incompatibile con il dichiarato dissesto.
Il caso – che per la sua gravità non ha precedenti nella storia Nazionale – impone allora almeno due interrogativi:
1) PERCHE’ I DATI CONTABILI NON SONO STATI RESI NOTI?
2) CHI DOVEVA COMUNICARE ALL’AUTORITA’ COMUNALE
L’ESISTENZA DELLA CORRETTA REATA’ CONTABILE?
Sono interrogativi, questi, che – ad oggi – non hanno trovato ancora una compiuta risposta.
Emanuele Tomassi