Tutti conoscono le vicende amministrative,almeno le più salienti, che hanno caratterizzato questi anni di consiliatura.
Da un sostanziale trend positivo nella gestione dei conti pubblici (coincidente con il primo periodo post elettorale – più Euro 700MILA) si è passati, improvvisamente ed inaspettatamente, ad una fase gestionale di crisi culminata, per di più, con la dichiarazione di dissesto (mero Euro 400MILA).
Il dichiarato dissesto, però, è stato successivamente ed immediatamente annullato dalla stessa amministrazione una volta accertato e constatato che per quella dichiarazione non v’erano proprio i presupposti, essendo emersa tutta una documentazione postuma – dapprima mai conosciuta – dalla quale i dati numerici emergevano all’evidenza positivi: è così che si è giunti, ad oggi, ad un avanzo di amministrazione di oltre 1MILIONE di Euro !!
Purtroppo, si è assistito – per scelta e per metodo – ad una certa politica degli antagonismi, degli opposti tesa, più che alla cura ed alla tutela degli interessi della Cittadinanza, al NO aprioristico, al muro contro muro,all’opposizione ad ogni costo scevra da istanze propositive a solo discapito della Collettività.
E’ proprio in tale contesto che è “nata”, per poi subito “morire”, la dichiarazione di dissesto.
Sull’humus della moderazione, dunque, si è fondata l’azione politica dello scrivente – riflessiva e propositiva – priva di rancori e personalismi e volta esclusivamente alla salvaguardia dell’interesse comune.
E’ proprio in questo clima che è sorta l’approfondita riflessione dello scrivente sulla insussistenza delle cause di dissesto.
Il dissesto, infatti, non doveva esserci perché, per questo, non v’erano le condizioni; la particolarità è, però, che i dati numerici e contabili dai quali ciò sarebbe dovuto risultare sono emersi solo successivamente.
Se da qualche parte si apprende, allora, che il Comune ha rispettato per due anni il patto di stabilità e che le casse comunali sono attive per oltre 1MILIONE di Euro questo lo si deve, anche, all’azione politica moderata intrapresa dallo scrivente da oltre quattro anni; anni nei quali si è cercato di evitare, con incisività, gli antagonismi ed i rancori pregressi che solo disagio hanno portato, in passato, alla Cittadinanza tutta.
Aquino, 15 aprile 2012
Emanuele Tomassi