In data 12 aprile 2012 veniva pubblicata la delibera n 25 del 31 marzo 2012 con cui la Giunta Municipale, all’unanimità dei presenti Di Sotto Forlini, Mastronicola Giannitelli e Iadecola (assente l’assessore Prof La Starza), ha rigettato la richiesta congiunta pervenuta il 6 marzo 2012 dalle Sezioni Pd ed UDC di Aquino di concessione della sala consiliare al fine di svolgere una iniziativa politica congiunta tra di due circoli finalizzata ad un incontro formativo rivolto ad iscritti e simpatizzanti per la ragione che l’iniziativa – si legge nella delibera – “assume carattere politico in quanto finalizzata ad un incontro formativo rivolto ad iscritti e simpatizzanti
che ben possono essere svolte nelle sedi degli stessi”
, mentre – si legge ancora nella motivazione – in passato è stata concessa la sala consiliare a partiti politici ma solo per “iniziative culturali sociali e sindacali” ma non per la formazione di iscritti e simpatizzanti.

La vicenda merita qualche riflessione.

Innanzitutto a fronte di una istanza avanzata il 6 marzo 2012, per una iniziativa da tenersi il 14 aprile 2012, la Giunta Municipale non solo delibera in palese ritardo in data 31 marzo 2012, ma si preoccupa di  rendere pubblica la delibera solo in data 12 aprile 2012, due soli giorni prima dell’evento, benchè la stessa Giunta aveva già in data 31 marzo 2012 dichiarato la delibera – stante l’urgenza –
immediatamente esecutiva: da un lato, quindi, si dichiara la delibera immediatamente produttiva di effetti e, dall’altro, non la si pubblica.

L’intento, nemmeno troppo velato, è quello di ritardarne il più possibile la conoscenza agli interessati: appurandosi la notizia del diniego della sala nell’imminenza dell’evento (due giorni prima), il danno – ove lo si fosse organizzato dando per certa la concessione della sala – sarebbe stato maggiore .

Ovviamente, prevedendo le oramai scontate condotte dell’Amministrazione, io e l’amico Fabio Gervasio avevamo già rinunciato in data 10 aprile 2012 alla organizzazione dell’evento, che non poteva di certo essere allestito in soli 4 giorni.

Ma ciò che lascia basiti è il merito della motivazione del diniego, veramente grottesco ed indifendibile, sol che si consideri che gli interventi di natura politica nella sala consiliare sono stati – com’è a tutti noto – decine in questi anni.

Qualche giorno fa vi ha tenuto una conferenza un noto ed apprezzato studioso marxista “quotidianamente politicamente impegnato per la riunificazione in Italia delle forze che si richiamano al marxismo, al leninismo per l’elaborazione politica e teorica dei comunisti del
21° secolo” su un tema di scottante attualità, in seno ad un evento organizzato da una associazione politico-culturale e nessuno si è
scandalizzato.

Qualche anno fa nella sala consiliare si sono svolte addirittura le elezioni primarie nazionali del PD.

Qualche settimana fa sempre il PD di Aquino vi ha organizzato un incontro di formazione politica destinato ad iscritti e simpatizzanti con la presenza del sen Follini, che ha fornito altra autorevole visione politica dell’argomento all’ordine del giorno.

L’istanza inoltrata per questo incontro coincide con quella depositata in data 6 marzo 2012 e fatta oggetto di diniego atteso che anche in quel caso si trattava di un incontro di formazione politica: eppure in quell’occasione l’Amministrazione nulla obiettò e concesse la sala.

La ragione fornita a sostegno del diniego è, quindi, capziosa e pretestuosa, una vera e propria “balla” e materializza la più clamorosa
smentita di tutti i farisaici appelli provenienti dalla Amministrazione (e dai suoi attacheès) al rasserenamento della contrapposizione tra le forze politiche, contrapposizione che, invece, come dimostra questa vicenda, proprio l’Amministrazione  deliberatamente e sconsideratamente acuisce.

Preme, altresì, stigmatizzare l’atteggiamento, quasi infantile, di chi – ossessionato da una impopolarità crescente, preambolo dell’oblio che inesorabilmente lo colpirà negli anni a venire – in luogo di amministrare nell’interesse della collettività, strumentalizza le pubbliche funzioni per consumare puerili rappresaglie, il cui unico effetto è quello di indurre i cittadini a chiedersi “ma da chi siamo amministrati ??”.

Se poi, come ritengono in molti, la querelle fosse sorta per la paternità dell’istanza, che – in questo caso – era riconducibile anche al
sottoscritto, anche a tal riguardo nulla di nuovo sotto il sole.

Non è la prima volta, infatti, che si strumentalizzano le istituzioni ed i provvedimenti amministrativi per rivalse ad personam: tutti ricorderanno, per fare un esempio,  il corposo pacchetto di liti vessatorie e temerarie che l’Amministrazione al solo fine di non restituire – come era doveroso fare- 250 euro ad un cittadino, ne ha fatto sborsare all’erario comunale (cioè a tutti cittadini) ben 5000.

Vorrei dire al Sig. Sindaco ed ai signori Assessori che in un momento in cui i partiti sono sotto accusa per deplorevoli vicende di sottrazioni patrimoniali, in luogo dell’ostacolarle, si dovrebbero, convintamente, incoraggiare le iniziative, riferibili a chicchessia, che vanno nel senso opposto e cioè che siano tese alla formazione politica ovvero all’apprendimento ed alla libera diffusione del pensiero e del dibattito politico, unico vero argine avverso il dilagante pregiudizievole proliferare di politici inadeguati alla funzione a cui sono chiamati.

Faccio mia la tesi platonica secondo cui l’amministratore o, se vogliamo, il politico che si è “formato” e che, quindi, è colto, competente, e non è preda di invincibili passioni, rende un migliore servizio alla collettività e la delibera in questione – della fondatezza della suddetta tesi- ne è la materiale dimostrazione.

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