In merito alla richiesta per l’utilizzo della Sala Consiliare, inoltrata congiuntamente dai Circoli aquinati del Pd e dell’Udc per svolgere un incontro / dibattito politico, ed al diniego che la Giunta ha deliberato, “chi
pensava male alla fine non ha avuto torto”.
Si tratta, purtroppo, di un atto che si pone in perfetta coerenza con lo stile arrogante e antidemocratico praticato in molte precedenti occasioni dalla giunta Grincia (contro cittadini rei di raccogliere firme per sollecitare interventi, contro dipendenti comunali “non allineati”, contro operai “pseudo-stabilizzati” e poi abbandonati al loro destino, ed ora contro gruppi di partito).
L’aver negato la possibilità di utilizzare la sala Consiliare a 2 gruppi politici che ne avevano fatto formale richiesta si configura come una decisione incresciosa e riprovevole, che assume maggiore gravità se si considera che uno dei due richiedenti è Consigliere Comunale in carica.
Le motivazioni addotte non sono altro che un maldestro e pretestuoso tentativo di giustificare l’ingiustificabile.
E’ sufficiente ricordare che almeno una ventina di volte è stata concessa la sala a gruppi politici per svolgere le più svariate attività (talvolta anche senza autorizzazione della Giunta), mentre è ridicolo che, in questa circostanza, Grincia abbia imposto, solo un giorno prima della data fissata per il convegno, con chiaro intento ostruzionistico, la pubblicazione della delibera votata alla fine del mese scorso, compiendo un gesto di grave scorrettezza istituzionale, di plateale insensibilità culturale e di arroganza amministrativa che si commenta da solo.
Ritengo che la politica tutta, al di là delle legittime distinzioni che caratterizzano gli schieramenti attuali e futuri, deve essere ferma ed unita nel condannare tale atto di faziosa partigianeria che non può essere sottovalutato da chi ha a cuore la superiore e disinteressata difesa dei principi e dei valori democratici.
La delibera che Grincia ha imposto ai suoi assessori non trova giustificazione alcuna se non nell’atteggiamento autoritario e personalistico che ha contraddistinto tutta la sua gestione.
Per quanto mi riguarda, mentre assumo per il futuro l’impegno solenne di garantire a ciascuno, nel caso in cui i cittadini vorranno affidarmi la guida amministrativa della Città, il diritto di poter esprimere il libero pensiero nelle forme, nei modi e nei luoghi che responsabilmente riterrà di scegliere, “anche in dissenso”, voglio esprimere tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà ai militanti, agli iscritti ed ai simpatizzanti del Pd e dell’Udc, nella convinzione che questo provvisorio e meschino impedimento all’esercizio di un diritto democratico non fermerà il lavoro e l’impegno dei Circoli e dei Segretari Gervasio e Iadecola.
Aquino, 14.aprile.2012
Il Capogruppo “Aquino nel cuore”
(Cons. Com. dott. Libero Mazzaroppi)