L’Aquino si rialza, scaccia fantasmi e polemiche e torna alla vittoria, al comunale, contro la Valle di Comino. Un successo sofferto ma meritato che riscatta la figuraccia di Ceprano. I bianconeri hanno piegato per due reti ad uno la formazione cominense agganciando al settimo posto, a quota 24 punti, il Sant’Elia. Un successo importante che, oltre a muovere la classifica, saldamente comandata dal Semprevisa, rappresenta una buona iniezione di fiducia in vista del derby di domenica prossima in programma sul campo del Piedimonte (ventesima giornata, quinta di ritorno)
Le tre reti che hanno fissato il risultato finale sono maturate tutte in un primo tempo vivace che non ha certo tediato i numerosi spettatori del comunale (buona la rappresentanza ospite). Il primo tentativo era bianconero con Cerullo (minuto 3) ma Testa faceva buona guardia. La reazione ospite non tardava ad arrivare: Paolini si liberava bene al tiro ma la sua conclusione non inquadrava la porta aquinate difesa da Tronchi. Ma al primo vero affondo l’undici di Casale si portava in vantaggio con Forlini (minuto 13) che, sottomisura, capitalizzava una bella azione corale dei bianconeri. La replica ospite era rabbiosa e ancora una volta veniva affidata ai piedi dell’ottimo Paolini il cui sinistro sfiorava il palo. Scongiurato il pericolo i bianconeri si riorganizzavano alla ricerca del gol della tranquillità che giungeva intorno alla mezz’ora grazie a Severiano lesto ad approfittare di una topica della difesa ospite siglando il doppio vantaggio aquinate. Sulle ali dell’entusiasmo i ragazzi di Casale sfioravano il clamoroso tris con Gerardi che, direttamente da calcio piazzato, centrava in pieno il legno della porta cominense con Testa battuto. Proprio ai titoli di coda gli ospiti accorciavano le distanze con De Luca complice una dormita generale della retroguardia bianconera.
Nel corso del secondo tempo le due squadre risentivano fatalmente degli sforzi profusi nel primo tempo e i ritmi inevitabilmente scemavano. I bianconeri assumevano un atteggiamento di attesa a protezione dell’esiguo quanto prezioso vantaggio. Al 52′ ci provava Rocci ma Tronchi neutralizzava senza problemi. La gara scivolava via senza sussulti, i bianconeri si liimitavano all’ordinaria amministrazione badando più alla circolazione della palla che a sviluppare importanti trame offensive. Non accadeva nulla fino al 75′ quando Cerullo, da distanza siderale, era largamente impreciso. Poco dopo mister Casale operava un doppio cambio facendo esordire gli juniores Mercone e Scappaticci (classe 1994) l’ingresso in campo dei quali era salutato dall’applauso del comunale. Brividi in area bianconera a dieci minuti dal termine quando De Luca, ben ispirato da un compagno, si presentava tutto solo davanti a Tronchi che compiva il miracolo deviando la sfera sopra la traversa scongiurando così il gol del pari. Pochi istanti dopo era la volta di Nardone ma il suo tentativo era velleitario facile preda del numero uno di casa. L’Aquino usciva dal guscio e aveva, con Della Vecchia, la possibilità di chiudere la gara ma il fantasista di Pontecorvo indugiava troppo al momento del tiro favorendo il ritorno dei difensori cominensi. L’ultimo brivido, a tempo scaduto, lo regalava ancora Nardone con una rasoiata fulminea che accarezzava il palo. Giungeva così il triplice fischio finale del signor Tullio di Formia.
Libero Marino