Le vicende amministrative ultime dei “quattro moschettieri”, Tonino Grincia, Giovanni Euriti, Antonietta Evangelista e Mario Giannitelli, che stanno contro i “lavoratori della raccolta rifiuti” e contro Antonella Di Gennaro.
L’unica, in maggioranza, che difende gli (ormai) ex stabilizzati dell’Unione Cinquecittà che a giorni saranno licenziati…
Accade che… alla riunione di venerdì sera 08.luglio.2011 quasi, quasi ci scappa la rissa.
Solo 2 settimane fa, abbiamo portato alla ribalta della cronaca locale e non solo, le vicende legate alla “vergognosa” nomina di Staci all’Unione Cinquecittà ed all’inqualificabile metodo utilizzato per procedere all’assunzione.
(Per dovere di cronaca) Ricordiamo che il primo atto deliberativo di Antonietta Evangelista appena designata Presidente è stato quello di assumere l’ex Presidente dell’Unione in qualità di Direttore (con la ovvia e palese benedizione di Grincia e di altri … di cui presto sentiremo parlare) scegliendolo tra i curriculum pervenuti. UNO SOLO (quello di Staci)!!!
Un vero peccato:
perché nessuno sapeva del Bando (che non è mai stato fatto);
per tutti quei genitori che hanno affrontato dure spese per far studiare e laureare i propri figlioli;
per tutti i ragazzi figli della nostra terra che hanno faticato e sudato per raggiungere il massimo livello negli studi;
peccato per la democrazia fortemente violata e per il diritto di ognuno di concorrere per ottenere un posto di lavoro (nel rispetto delle norme).
Tuttavia mentre assumono il Direttore Staci “il quartetto” convoca una riunione per comunicare ai lavoratori aquinati, del “servizio raccolta e smaltimento rifiuti”, che presto saranno licenziati e riassunti da una cooperativa (come farà il “quartetto” a sapere già di quale coop si tratta è un mistero!!!);
MA, A VOLTE E’ FACILE TROVARE UN’OASI IN UN DESERTO O UN SANTO….. IN PARADISO CHE CI VIENE IN AIUTO!!!
C’è un problema però… per far guadagnare qualcosa alla coop saranno costretti a tagliare delle ore ai malcapitati;
e tutti gli aumenti della Tarsu (che si paga 4 volte di più) che fine hanno fatto?
è ovvio che i lavoratori vogliono vederci chiaro.
Cosi accade che proprio mentre il delegato al lavoro Giannitelli inveiva contro i lavoratori, rei a suo dire di “sabotare il servizio”, di riferire al nemico (all’opposizione) ogni problema, di non pulire bene le vie della Città e tante altre lugubrazioni ancora…
Interveniva la Di Gennaro (capitata li per caso in quanto non gradita ai “quattro moschettieri” Grincia-Euriti-Giannitelli-Evangelista) che mostrava tutto il suo disappunto per la situazione che si stava innescando e per chiedere garanzie, almeno, sul mantenimento salariale.
A quel punto il prode Giannitelli (imbeccato in precedenza ed a dovere dai suoi capi, sotto la regia dei messaggini telefonici) che in perfetta simbiosi con Evangelista iniziava ad inveire (oltre che contro i lavoratori) anche contro la Di Gennaro che stava commettendo il “gravissimo reato” di difendere il futuro dei lavoratori aquinati.
Volavano parole grosse ed improperi rivolti alla Di Gennaro (ormai considerata corpo estraneo, non omogenea e non gradita alle grazie del capo e della maggioranza).
Alla faccia del tutore della democrazia, del popolo e dei lavoratori.
Che straordinaria mutazione quella del prode Mario Giannitelli!!!
Vi chiederete, come è finita?
Riunione sospesa ed aggiornata ad una data in cui la Di Gennaro non sarà presente.
Così il sindacalista, il democratico: “ci vediamo quando non c’è questa”.
Si chiedono gli aquinati: che fine ha fatto Giannitelli (quello che diceva di essere il difensore dei lavoratori, il sindacalista, il delegato al lavoro, alle attività produttive ed all’artigianato)?
Non è mai esistito. Anzi, esiste solo nel suo immaginario.
E pensare (incredibile ma vero) che è l’unico di tutto il circondario ad aver espresso solidarietà alla performance di Grincia, Euriti ed Evangelista per l’assunzione di Staci. D’altronde è lo stesso che dice di “non essere secondo a nessuno” e di “essere candidato a Sindaco”.
Nei prossimi giorni ne vedremo delle belle.
Ovviamente, da parte nostra e dei lavoratori, un plauso ad Antonella Di Gennaro che ha dimostrato di non essere serva del padrone.
Prima piccola nota: era assente Euriti “il predicatore”, quello che diceva “mentre tutti licenziano noi assumiamo e chi non vuol capire non capisca”.
Noi e gli aquinati abbiamo capito tutto, tu invece, caro Giovanni, cosa hai capito in merito a questa vicenda?
I fatti stanno smentendo le frottole e le fandonie che (i tuoi capi) ti hanno fatto raccontare poco tempo fa.
Una seconda piccola nota: Grincia, ovviamente, come suo solito non era presente all’incontro per poter dire, ai lavoratori, al momento opportuno… “io non so nulla e non ho preso alcun impegno con voi”.
Che brutta fine ha fatto la nostra Città…
Per fortuna manca un anno e mezzo alla fine di questo scempio.