“Dobbiamo fargli stendere il collo” tuonò nell’agosto 2008 un povero uomo componente del più stretto entourage extraconsiliare del Sindaco, riferendosi ad un cittadino che aveva richiesto in restituzione una cauzione di euro 250,00 versata al Comune per l’utilizzo del palco comunale, dopo averlo regolarmente restituito senza danni, ma che si era macchiato – come tanti – della gravissima colpa di simpatizzare per i componenti della lista “Aquino nel Cuore”.
Tant’è che il suddetto cittadino, Luigi Di Pastena, per veder soddisfatto un suo sacrosanto diritto fu costretto ad adire il Giudice.
Questa iniziativa del Di Pastena fu severamente stigmatizzata in consiglio dal Sindaco, il quale si risentiva contro il Di Pastena per averla adottata, con l’immancabile intervento ad adiuvandum del consigliere Evangelista, secondo la quale il malcapitato “poteva pure aspettare prima di attaccare causa i soldi prima o poi li avremmo restituiti” (che cosa doveva aspettare per riavere i propri soldi dopo aver restituito il palco ?? Booh !!).
Anche in questo caso, il consigliere Evangelista, nel suo strenuo grottesco tentativo di difendere sempre e comunque il Sindaco, andò…”a farfalle”, come il prosieguo della storia dimostrerà e come, del resto, spesso le è capitato nelle sue sortite consiliari (memorabile quella relativa alla stima della scuola di Filetti).
Tornando alla vicenda che occupa, c’è da dire che il povero Di Pastena di fronte alla ottusa ostinazione del Comune nel negargli le somme spettantigli, attese l’esito del giudizio che si concluse nel maggio 2010 con una sentenza che oltre a dar ragione al Di Pastena, cui riconosceva il diritto alla restituzione di € 250,00, condannava il comune per “lite temeraria” al pagamento di ulteriori € 350,00.
Per gli addetti ai lavori, la lite è temeraria quando chi deve pagare omette di farlo accampando pretesti e scuse che non stanno né in cielo né in terra commettendo così un illecito sanzionato.
E’ rarissimo che i Giudici condannino per lite temeraria: il sottoscritto, in 14 anni di professione, ne avrà viste, di condanne per lite temeraria, al massimo un paio !!
Di certo, e questo è un altro record del Sindaco Grincia, credo che nessun comune al mondo credo sarà mai stato condannato per lite temeraria, perché nessun Comune al mondo avrà mai resistito illecitamente alle giuste pretese del cittadino.
Nel caso di specie il Giudice asseriva testualmente che la domanda di risarcimento per lite temeraria proposta dal Di Pastena poteva trovare accoglimento per “il pretestuoso esperimento dell’opposizione ( da parte del Comune a non pagare il Di Pastena ndr) ha avuto il solo scopo di negare quanto dovuto al Di Pastena utilizzando argomentazione rivelatesi pretestuose e defatiganti “ cioè: prive di fondamento e fatte solo per perder tempo e non pagare !!
Vi è chiaro il concetto Egregi cons. Evangelista e Sindaco Grincia ?
Ovviamente, il Giudice condannava il Comune anche al pagamento delle spese legali che oltre agli interessi ed agli accessori di legge (es. interessi, IVA) facevano lievitare l’originario debito di € 250,00 ad € 1.300,00.
Nel luglio 2010 al Comune veniva notificata la sentenza esecutiva: ma, secondo voi, cari concittadini, il Comune ha pagato??
Neanche a parlarne, tant’è che nell’aprile 2011 al Comune veniva notificato anche un atto di precetto con intimazione a pagare in dieci giorni: ma, secondo voi, cari concittadini, il Comune ha pagato??
Neanche a parlarne, anzi ha chiesto altro tempo.
Fino a giungere qualche giorno fa all’inevitabile pignoramento di una somma pari ad
€ 1.933,00 che, tra qualche giorno il Giudice, con ulteriori spese, assegnerà al Di Pastena.
Quindi da 250,00 euro l’esborso è lievitato a 1933,00 euro.
A tutto ciò si aggiunga l’ulteriore somma di circa € 1.500,00 doverosamente corrisposta al legale dell’Ente.
Alla fine della fiera i cittadini di Aquino, in luogo di restituire al Di Pastena la somma di
€ 250,00, somma che quello aveva già pagato in cauzione per l’utilizzo del palco comunale, senza rimetterci un becco di un euro, cacceranno dalle proprie tasche la complessiva somma di € 3.433,00 e questo solo per lo “sfizio” del Sindaco della sua Giunta e con l’intervento – per ragioni di dicastero – del cons. Evangelista.
E forse di qualche stretto attacheè, che mesta dietro le quinte, perché – come si suol dire – per esibirsi sul palcoscenico sono richiesti coraggio capacità e presentabilità, virtù di cui questo Mazarino “de noantri” è evidentemente privo.
Ed allora, possiamo dire che, come il leggendario Re Mida moltiplicava, con un tocco, i lingotti d’oro, così Grincia e la sua scriteriata gestione moltiplicano l’ammontare dei debiti:
da € 250,00 ad € 3.433,00 !!
Debiti, che, tuttavia fanno pagare alla cittadinanza, alla quale torcono sì !!… il collo.
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Cari concittadini, questa è una vicenda specifica, e ce ne sono tante altre simili, che fa luminosamente apparire il vero volto di pessimo amministratore di chi attualmente regge (si fa per dire !) le sorti di questa Città.
Il Sindaco, da un lato, dichiara che “non abbiamo soldi per la raccolta differenziata” (anche questa trovata “unica” per tutti i comuni del mondo che invece già hanno o si avviano verso la raccolta differenziata ndr), ma, dall’altro, dissipa e sperpera i soldi dei cittadini, ingaggiando ridicole “battaglie” contro qualcuno di loro, ben consapevole dell’inevitabile sconfitta e del fatto che a pagare saranno i cittadini.
Noi siamo spesso tacciati di ricorrere alle Autorità ed alla Giustizia: ma, quando questo accade, è sempre per tutelare i nostri diritti o gli interessi della collettività, costantemente violati dal Sindaco e della sua maggioranza, (vedi annullamento del dissesto ndr), mai per “far stendere il collo” ai cittadini, alleggerendone le tasche.
Saluti Cons. Comunale Avv. Carlo Risi