Stop al nucleare. Il governo ha deciso di bloccare il programma nucleare ed ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge omnibus, all’esame dell’aula del Senato, l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di centrali sul territorio nazionale. “Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche mediante il supporto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione Europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare”.
Se la moratoria, in esame al Senato, dovesse venire approvata, si tratterebbe della sospensione di qualsiasi progetto atomico civile nel nostro Paese. Una mossa che arriva a meno di 2 mesi dal referendum che quindi ora rischia di saltare. Una mossa strategica da parte dell’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi: a causa degli eventi di Fukushima, molti italiani sono intenzionati a partecipare alla consultazione che si terrà il 12 e il 13 giugno prossimi. Se verrà cancellato annullato il quesito vista la decisione del governo, mancherà un pilastro fondamentale per la partecipazione al voto. In questo modo, il possibile mancato raggiungimento del quorum metterebbe al sicuro il Legittimo impedimento e la privatizzazione dell’acqua pubblica.

fonte: DirittoDiCritica.it

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