La nostra Città sta ormai vivendo da tre anni uno dei periodi più bui a causa di una spirale di odio che non accenna ad arrestarsi.

Questa continua conflittualità che è uscita fuori dai canoni del rispetto ed è sfociata nell’accanimento contro questa maggioranza con esposti di ogni natura, ha finito per pregiudicare il buon andamento dell’attività amministrativa e soprattutto ha impedito l’accoglimento delle continue istanze e richieste da parte dei cittadini.

Infatti, sono proprio i nostri cittadini a pagare il tributo più alto a causa dell’avvelenamento di questo clima politico che non trova riscontro negli altri paesi.

   E’ sacrosanto il diritto dell’opposizione “Aquino del Cuore” a svolgere al meglio il mandato affidatogli dagli elettori, ma ricorrere costantemente ad ogni artifizio e a continui esposti che causano il blocco e la paralisi del Comune, rappresenta un pessimo segnale che si manda soprattutto a quella generazione di giovani che volessero mettere la loro esperienza e il loro entusiasmo al servizio del proprio paese.

Quello che più ci indigna e ci amareggia è che questi colpi bassi e questi attacchi di così basso livello provengano proprio da coloro che per anni hanno condiviso con noi lunghissimi anni.

Chi ha condiviso con noi tanti anni alla guida della nostra Città, sa bene che mai nessun amministratore di minoranza si era spinto a tanto, certo ci possono essere stati pure momenti di forti tensioni in passato e potevano anche volare parole grosse ma la dialettica politica finiva lì, mai però con l’intento di colpire gli amministratori, questo perché era viva la sensibilità e il rispetto per le persone e soprattutto l’interesse per il bene della collettività.

Ci conforta però, l’incoraggiamento e la vicinanza di tante persone simpatizzanti che condividono questa necessità, ed è a loro che vogliamo rivolgere il nostro ringraziamento e il nostro affetto. 

UNITI PER AQUINO – POPOLO DELLA LIBERTÀ-AQUINO CITTÀ FUTURA E AQUINO PER AQUINO-COMUNISTI ITALIANI-UDC – PD E  SOCIALISTI  DI AQUINO

 

Vogliamo oggi, ricordare il caro VINCENZO con il suo ultimo articolo, da lui, parole di grande saggezza e di amore per la sua Città.

basta alle polemiche politiche che danneggiano l’immagine di aquino

Esprimo tutto il mio disappunto su una polemica politica che sta uscendo fuori dai canoni del rispetto, per rientrare nelle denigrazione personale e nel discredito del nostro paese.

 Che cosa devono pensare, infatti, di Aquino i cittadini dei paesi vicini di tutto la provincia nel leggere ciò che scrivono alcuni esponenti politici circa la situazione della nostra città? Per riscattare l’immagine di Aquino, permettetemi di raccontare quanto mi è capitato di vivere alcuni giorni fa mentre ero seduto su una panchina a leggere il giornale.

 Si è avvicinato un distinto signore che si è rivolto a me per avere notizie su San Tommaso e sui luoghi che lo videro bambino.

Ben volentieri  ho salutato gli amici che condividevano con me il piacere della panchina e mi sono avvicinato a quel signore, il quale nel frattempo di ma presentato un giovane che era un prete del Costarica, che studiava teologia a Salamanca, in Spagna, mentre lui era un ingegnere napoletano che viveva a Roma. Con Piacere li ho accompagnati nel quartiere medioevale, dove ho raccontato loro la vita di San Tommaso, mentre illustravo i monumenti legati alla sua nascita.

Poi li ho condotti alla piazzetta che si affaccia sul Vallone, che loro hanno apprezzato per l’eleganza del luogo. Mentre mi si complimentavano per l’ordine del quartiere medioevale, mi hanno detto che erano reduci dalla visita alla chiesa della Madonna della Libera, decantandone lo stile e l’ambiente che la circonda.

Mi sono sentito in quel momento orgoglioso di essere aquinate, consapevole in cuor mio di un patrimonio storico che pochi comuni possono vantare. Ma nello stesso tempi mi sono rattristato per le feroci polemiche che da alcuni mesi, solo per colpire gli avversari, descrivono la nostra città alla rovina.

Chi scrive è stato assessore e consigliere per oltre venti anni e ha contribuito alla realizzazione, anche dall’opposizione, delle opere che abbelliscono la nostra cittadina. Egli ha anche riconosciuto agli avversari politici il merito di avere ben operato per il bene di Aquino, come attesta il suo libro, Aquino 1919-1980, quando ha parlato dell’opera meritoria del Sindaco Nicola Mazzaroppi e di Americo Perna, che se pure appartenessero a partiti avversari, meritano gratitudine per la loro azione amministrativa anche da parte di chi militava nella Democrazia Cristiana.

Il sottoscritto ha anche partecipato alle elezioni amministrative in contrapposizione all’attuale sindaco, ma che era auspicato vincitore, nel caso di insuccesso della propria lista di appartenenza.

Nello stesso tempo precisa che il suo impegno è stato leale e coerente con la lista e il suo capolista, pur conservando una solida amicizia con l’attuale sindaco e con alcuni suoi collaboratori, distinguendo al proposito amicizia e politica, quando tuttavia quest’ultima non travalica i limiti della buona educazione e non sfocia nella denigrazione e nella falsità.

Forse il sottoscritto avrebbe potuto disinteressarsi della politica amministrativa, anche in condizione del precario stato di salute,  ma la parola data va rispettata, specialmente se si da ad una persona cui ti legano vincoli di parentela spirituale e grande affetto.

Sarebbe tuttavia oggi dispiaciuto, se qualche persona, che non lo voleva più capolista, insinuasse sospetti di tradimento da parte di chi questa parola aborrisce.

 Detto tutto quanto sopra, mi permetto di fare un appello a tutti i contendenti della politica aquinate affinché si rientri nei canoni del rispetto chi ci si deve al di là di ogni contrapposizione.

 Il popolo di Aquino è intelligente e sicuramente saprà premiare le forze politiche che maggiormente avranno dimostrato di lavorare per il bene della Città, evitando contrapposizioni che non di addicono a persone civili. Come conoscitore delle storia aquinate, posso affermare che mai nel passato si è scaduti nella polemica personale così violenta, nemmeno tra personaggi che non usavano modi certamente cortesi nella loro contrapposizione dialettica.

Vincenzo Mattia”

 

IL GRUPPO DI MAGGIORANZA

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