Domenica 13 febbraio, alle ore 11,30, il Sindaco Antonino Grincia ha tenuto un incontro in piazza San Tommaso con i cittadini per spiegare la situazione amministrativa sopratutto alla luce degli ultimi avvenimenti relativi alla dichiarazione di dissesto finanziario e poi dell’annullamento della stessa delibera il 4 febbraio scorso.
Il Sindaco ha spiegato che si è arrivati alla dichiarazione di dissesto dopo essere stati convinti dai responsabili finanziari che non vi era altra strada per superare uno squilibrio di 340 mila euro, pena la non approvazione della ricognizione degli equilibri finanziari che avrebbe poi provocato lo scioglimento del Consiglio Comunale.
“Oggi” ha spiegato il Sindaco, “dopo che il ricorso al TAR di alcuni consiglieri di opposizione, riportava che il Comune si trovava alla data del 20 ottobre (giorno della delibera di dissesto) in perfetto equilibrio finanziario, si è proceduto all’annullamento della delibera”.
“Queste infatti le parole riportate sul ricorso: “… si prende atto della notevole capacità finanziaria del Comune, utile a ricoprire abbondantemente li squilibrio finanziario pari a 344.040,03 euro, capacità inconfutabilmente attestata” … e poi che …”è documentalmente evidente che lo squilibrio finanziario del Comune di Aquino è abbondantemente coperto da risorse ordinarie di bilancio, dopo la copertura dello squilibrio, restano risorse in più per 301.787 euro che mettono al riparo il Comune da eventuali mancati introiti dei maggiori accertamenti … bisogna prendere atto che si è dichiarato un dissesto finanziario in difetto di presupposti …di fronte ad una documentata situazione di pieno equilibrio finanziario dell’esercizio 2010 con addirittura un avanzo di cospicua entità …”.
A queste affermazioni contenute nel ricorso, il Sindaco Grincia, ha rilevato nel suo intervento; non restava che “chiedere immediatamente una valutazione di queste affermazioni al funzionario ragioniere che è in quell’ufficio, praticamente da sempre, per verificare se erano vere, perchè lui non poteva non averne trattato ampiamente con il responsabile del servizio che ci aveva fortemente indotto a prendere quella decisione”.
“E la relazione del funzionario del Comune, giuntami tra l’altro dopo qualche resistenza, diceva le stesse cose che erano scritte nel ricorso al TAR dei consiglieri di opposizione … così identiche che alcune pagine, potevano anche essere fotocopie di quel ricorso, come in effetti è stato.
Non solo, ma il titolare dell’ufficio di ragioneria comunale nel confermare tutto quanto, aggiungeva pure che a lui risultavano altri 11 mila euro in più di avanzo rispetto ai conti descritti nel ricorso dai consiglieri di opposizione”.
Il Sindaco ha poi detto che per il ragioniere ed altri che conoscevano come stavano le cose al 20 di ottobre,” con tutte le conseguenze che porta una dichiarazione di dissesto, e sapendo pure che questa delibera non è revocabile, l’obbligo, sotto qualsiasi profilo, era quello di dire che non ricorrevano i presupposti del dissesto … l’obbligo era di dirlo allora, che il disavanzo dell’anno precedente non c’era e quindi non c’era nemmeno lo squilibrio dell’anno corrente; l’obbligo era quello di illustrare come invece stavano le cose che risultavano a lui e a qualche altro.
“Quest’obbligo non è stato sentito, e ci siamo trovati a sapere come stavano le cose solo tre mesi dopo, ed era naturale che a quel punto anche la maggioranza aderisse all’annullamento richiesto al TAR, anzi, a quel punto l’annullamento l’ha voluto la stessa Amministrazione e l’ha fatto votare dal Consiglio Comunale”.
Ha continuato il Sindaco di Aquino: “è naturale che l’Amministrazione l’avrebbe fatto anche senza ricorso al TAR, basta che fosse venuta a conoscenza di come stavano effettivamente le cose al 20 di ottobre, e che invece solo il 10 gennaio 2011, solo a quella data, ha saputo che in effetti alla data della deliberazione del dissesto, i conti del Comune “erano in pieno equilibrio”.
“E non è che con questa sia finita, perchè, adesso si dovranno dimostrare quegli equilibri finanziari che dovevano essere dimostrati al 20 di ottobre e che a quella data c’erano, come affermano i consiglieri di opposizione e che solo adesso conferma anche il ragioniere del Comune, ma che quel giorno, dalle risultanze contabili del Comune, non risultavano”.
“Nei prossimi giorni queste nuove cifre e questi nuovi conti, confermati pienamente dal ragioniere del Comune, dovranno essere riscritti perchè quel bilancio falsamente squilibrato, si deve riscrivere, ma questa volta in maniera equilibrata, secondo i conti che adesso il funzionario comunale e gli altri si sono fatti”.