Il rispetto che è dovuto a tutti, anche a chi in politica vale meno di zero, mi impone l’obbligo di replicare, seppur brevemente e pacatamente, alle esternazioni in libera uscita e senza controllo, in perfetto stile Zelig, che il duo Ferone – Giannitelli, recentemente alleatosi ed immediatamente divisosi, hanno proposto alla pubblica attenzione in merito alla riattivazione dell’Aeroporto di Aquino.

Prima di entrare nel dettaglio delle fandonie propinate alla carlona, vorrei loro suggerire che non bisogna mai, dico mai, ironizzare sull’amicizia, anche se comprendo umanamente questa grave lacuna in quanto non ne conoscono l’importanza e non possono, purtroppo per loro, vantare di averne.

Credo che, purtroppo, derivi anche dal loro modo di porsi nella politica e nei rapporti quotidiani.

Una politica da spuntisti della domenica, tipicamente low cost, cioè a basso costo, che basta davvero poco per venirne in possesso.

E’ doveroso da parte mia puntualizzare che tutto quanto si legge dal mio comunicato è davvero sentito, così come corrisponde al vero il fatto che con i conduttori dei terreni non c’è stato mai alcun problema nelle riunioni interlocutorie e nei protocolli studiati quando facevo parte della giunta. Tutte le soluzioni erano condivise con gli agricoltori e condotte di comune accordo. Quando sono uscito la situazione è degenerata e le responsabilità, quindi, vanno ricercate da tutt’altra parte in particolare da Giannitelli che ha fomentato riunioni contro la società. E’ paradossale che oggi rinnega se stesso e l’evidenza.

Altrettanto veritiera ed inconfutabile la mia considerazione, che l’amministrazione nulla ha fatto e meno sta facendo per favorire o mettere in condizione la società di operare al meglio per il territorio. Nutro, però, la viva speranza che, come accaduto a Giannitelli, anche qualche altro si redima ed inizi ad intraprendere soluzioni per migliorare la viabilità, mettere in sicurezza sia la strada di accesso che la perimetrale aeroportuale e magari recuperi il finanziamento della Regione Lazio che Grincia ha, arbitrariamente, cancellato per qualificare con un parco pubblico l’area di Torre San Gregorio.

Queste e tante altre cose dovrebbero dire questi due pseudo soggetti politici ed in particolare Mario Giannitelli che sogna di candidarsi a Sindaco ma non riesce a trovare neppure un candidato capace di sostenerlo. Davvero una bella ambizione la sua, che non sa neppure di cosa parliamo e che, a malapena, è al corrente di essere un amministratore comunale. Questo è il suo peso specifico all’interno di una maggioranza che lo ignora.

Anche se non devo certo a loro, che considero dei moscerini, spiegazioni sulla mia collocazione politica, ribadisco che, alla luce dei loro comportamenti passati e recenti, prima ancora che politica la mia è puramente amministrativa. Mi spiego meglio: ad Aquino, starò sempre, comunque e decisamente dalla parte opposta rispetto alla loro che non conoscono coerenza, correttezza, competenza e concretezza. Per il momento chiudo qui ma tornerò, domenica 30 in un pubblico comizio, con tutti i miei gruppi, su questa ed altre questioni di attualità che interessano la cittadinanza ed in particolare sul tema del dissesto.

Il Capogruppo “Aquino nel cuore”

(Cons. Com. dott. Libero Mazzaroppi)

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