In poco meno di 2 settimane è nata e tramontata la candidatura a Sindaco di Mario Giannitelli alle prossime elezioni.
In realtà, si è ritirato, anzi, non si è mai candidato e mai lo farà anche se sogna, è ossessionato, anche di giorno, oltre che la notte, di fare quello che abbiamo fatto io ed i gruppi che mi onoro di rappresentare.
Non sarà mai in grado di candidarsi e per tanti motivi.
Dopo le sue dichiarazioni viene, spontaneamente, da chiedersi:
chi ha costretto un personaggio che ha sempre blaterato “di non essere secondo a nessuno”, “di avere la linfa del popolo”, a fare un passo indietro senza fargli notare che è sull’orlo di un precipizio.
La “FAMOSA, NOTA E CATTIVA” mano invisibile che si alimenta ingenerando odio politico?
Un oscuro signore (NOTO E CATTIVO)?
La Giunta (CHE NON CONTA NULLA)?
I resti della maggioranza (CHE NON CONTA NULLA)?
Oppure, la Piazza, la pubblica opinione? (L’UNICA CHE CONTA DAVVERO)
No, cari amici di Aquino, è stata l’inconsistenza politico-amministrativa che contraddistingue il suo operare, la scarsa credibilità di cui gode all’interno dell’esecutivo ma, soprattuttutto “la fifa”, la paura di affrontarci e di gestire una leadership che non merita ed è ben consapevole che non avrà mai.
E’ stata, quindi, la consapevolezza di non contare nulla.
Quando leggiamo le sue dichiarazioni non ci sorprendiamo ma ci viene da sorridere.
E’ stato costretto a fare ciò che per noi tutti era assolutamente scontato, ciò che abbiamo sempre detto; cioè una ritirata tattica e strategica derivata dalla assoluta debolezza sua e dei suoi compagni di viaggio (che non ha, perché non ne trova uno solo disposto ad appoggiare una sua ipotetica leadership).
Questo è il solo ed unico dato politico che si estrapola in maniera chiara dalla decisione di Giannitelli.
Buona domenica Libero Mazzaroppi per il Coordinamento delle Opposizioni