In una fresca giornata autunnale alla presenza di tantissimi cittadini interessati l’opposizione consiliare ha esposto le proprie argomentazioni in merito al dissesto finanziario fortemente voluto dal Sindaco Grincia e dalla sua esuigua maggioranza. Con grande dovizia di particolari sia tecnici che amministrativi nell’ordine il dott. De Cesare Costanzo ed il Cons. Marco Iadecola hanno illustrato al pubblico che ha assistito i vari passaggi che hanno innescato la situazione di dissesto. Hanno ripercorso le varie tappe amministrative che hanno condotto la Città ad una situazione di sofferenza. Hanno puntato il dito contro il Sindaco Grincia e la sua giunta unici veri responsabili di questo disatro economico che ha relegato Aquino a fanalino di coda della provincia e tra gli ultimi dell’Italia.
Un altro intervento di spessore è stato quello del Cons. Com.le Carlo Risi cui va riconosciuto che, fin dal primo atto contabile che Grincia sottopose all’attenzione del Consiglio, mise in guardia l’amministrazione sugli effetti negativi che ne sarebbero derivati se l’impostazione fosse rimasta quella proposta.
Ricordiamo che Grincia per ben 6 strumenti contabili ha mantenuto una posta falsa e fittizia quale l’addizionale Irpef (che per legge di Stato non si poteva applicare dato il mancato rispetto del Patto di stabilità che ne impediva l’utilizzo), quale la sopravvalutazione della scuola delle Filetti, posta in vendita a cifre esorbitanti (140 mila euro, stima fortemente contestata dall’opposizione) e che pochi giorni fa non è stata alienata neppure a 100 mila euro.
Se la maggioranza avesse dato ascolto alle nostre sollecitazioni, alle nostre istanze – dichiara l’avv. Risi – oggi la situazione sarebbe stata di gran lunga diversa e forse si poteva discutere con una maggiore tranquillità.
E’ stato messo in evidenza, come peraltro l’opposizione aveva sempre segnalato, il danno ingente, la voragine che l’amministrazione ha creato continuando inusitatamente a trasferire fondi all’Unione Cinquecittà. L’ente assorbe molte risorse ed i servizi resi in cambio sono assolutamente inadeguati per soddisfare l’esigenza del territorio aquinate. Il sindaco, ponendo la fiducia, si oppose all’istituzione di una commissione consiliare (proposta da Mazzaroppi) per analizzare più approfonditamente la questione ed assumere decisioni congiunte.
M. Iadecola ha censurato l’atteggiamento di chiusura della maggioranza che non volle adottare un piano antenne (proposto da Mazzaroppi e su cui si è dibattuto a lungo) che avrebbe dato respiro alle casse del comune.
Spiccatamente politico l’intervento di Luca Di Ruzza, per la prima volta sul palco unitamente ai suoi futuri alleati, che ha dato ampia dimostrazione di maturità e di analisi evidenziando le pecche dell’amministrazione che non è più maggioranza nella città. Ha espresso solidarietà, come gli altri a Mazzaroppi, per gli squallidi e volgari attacchi alla persona di cui è stato vittima negli ultimi giorni. Ha chiesto le dimissioni al sindaco che non gode più della fiducia di alcuno.
Mazzaroppi ha chiuso gli interventi ridicolizzando il documento diffuso dalla maggioranza da lui definita Vanna Marchi della politica.
Ha chiesto al sindaco di farsi da parte per chiudere così la peggiore consiliatura di ogni tempo. Grincia non è più idoneo a guidare una comunità civile, il suo modello è naufragato, è fallito e con lui tutti quelli che lo hanno sostenuto e, soprattutto, consigliato.
L’opposizione ha preannunciato che nei prossimi giorni verrà notificato un ricorso contro il dissesto, per tutelare i cittadini ed evitare così che si paghino ulteriori tasse. E’ chiaro – puntualizza Mazzaroppi – che le spese le sosterremo noi. Comunque avverto l’ammministrazione ed il Sindaco che se si opporranno al nostro ricorso lo faranno a danno della Città e dei cittadini. Il sindaco utilizzerà i soldi dei contribuenti e noi saremo di nuovo in Piazza, accanto ai cittadini, ad illustrare le magagne amministrative ed i trucchi ideati al solo scopo di rimanere in carica contro tutto, tutti e contro tutte le evidenze infangando e diffamando, in maniera spregiudicata ed irresponsabile, le persone per bene che hanno la sola colpa di controllare e di opporsi a questo malgoverno che ha fatto fallire una città.
Il Capogruppo “Aquino nel cuore”
(Cons. Com. dott. Libero Mazzaroppi)