Il 20 ottobre, Grincia e la sua attuale maggioranza hanno deliberato lo stato di dissesto del comune di Aquino che equivale al fallimento di una società privata, con la differenza che nel privato le conseguenze ricadono su chi ha determinato il fallimento, mentre nel nostro caso, il fallimento e’ stato provocato da Grincia, ma le conseguenze, che non sono bazzecole, ricadranno su noi cittadini. La maggioranza,la scorsa settimana ci ha spiegato quello che e’ successo. Ma come al solito ci ha nascosto la verità’. Difatti: hanno detto che la crisi finanziaria del comune di aquino e’ venuta alla luce solo nel 2008, e che nonostante il loro impegno ( a fare bilanci falsi aggiungo io ) nel 2009 tra debiti fuori bilancio non riconosciuti e consuntivo, si e’ avuto un buco finanziario di 360 mila euro. Pertanto, a detta loro, l’unica soluzione praticabile era quella di dichiarare lo stato di dissesto del comune per poter accedere ad un mutuo e ripianare il disavanzo. E tutto sta apposto, non ci sono problemi. Ma le cose non stanno così, perché: per prima cosa alla somma di 360 mila euro di buco finanziario dovranno essere sommati all’incirca altri 100 mila euro, che e’ il compenso che percepiranno i commissari che dovranno gestire il dissesto-fallimento provocato da Grincia e arriviamo quindi ad un importo di oltre 450 mila euro che dovrà essere risanato per il dissesto. E poi, vogliamo parlare delle conseguenze che si avranno con la dichiarazione di dissesto finanziario fatta da Grincia? Allora, tutte le tasse saranno portate al massimo, per cui: aumenterà il costo della mensa, aumenterà il costo del servizio scuolabus, aumenterà l’ici sulle seconde abitazioni, sui negozi e sui terreni edificabili, aumenteranno al massimo tutte le tariffe pubbliche, molto probabilmente verra’ messa l’addizionale comunale, e da ultimo ma non meno importante, i dipendenti dichiarati in eccedenza rischiano di essere messi in disponibilità. E’ tutto questo, durerà cinque anni. Quindi, non e’ come dice Grincia che tutto verrà risolto con una semplice richiesta di mutuo, ma i cittadini di aquino verranno salassati dall’aumento al massimo delle tasse. Inoltre, Grincia e’ venuto a conoscenza del buco finanziario solo nel 2008, ed allora è lecito chiedersi: ma prima del 2008, dov’era? Non era forse lui il sindaco di questo paese? e non ricopriva anche l’incarico di delegato al bilancio? Quindi, chi meglio di lui, che era il sindaco e ricopriva la carica di delegato al bilancio, poteva sapere come stavano i conti di questo comune? no caro Grincia, tu sapevi perfettamente come stavano i conti, ma hai cercato in tutti i modi di farli quadrare, facendo anche dei bilanci falsi. Si, perché, prevedere nei bilanci del 2008 e del 2009 l’addizionale comunale, secondo me non e’ disattenzione, ma e’ un falso. difatti, tu forse non lo sai, ma il comune di aquino ha più di 5 mila abitanti pertanto per non incorrere nelle sanzioni, una delle quali da luglio 2008 e’ quella che non si possono aumentare ne’ mettere nuove tasse, si doveva necessariamente rispettare il patto di stabilità. Poiché il comune di aquino questo patto non lo aveva rispettato, l’addizionale comunale non poteva essere inserita in bilancio. Ma tu, pur di far quadrare i conti, nei bilanci del 2008 e 2009 per ricucire il buco hai inserito, questa tassa, ed oggi ci vieni a dire che alcune entrate straordinarie che erano previste non si sono concretizzate. Ma come poteva concretizzarsi l’introito dell’addizionale comunale se per legge non potevi istituirla? sempre per ripianare il buco, nel 2008 e 2009 avete cancellato l’indennità di carica dovuta agli amministratori, e questo e vero. Ma vogliamo anche dire che già per legge quest’indennità vi era stata ridotta perché non avevate rispettato il patto di stabilita’ ? E che con l’approvazione dell’emendamento al bilancio 2008 del professor La Starza ve la siete aumentata da 60 a 65 mila euro? e per finire, voglio rifarmi alla prima parte del tuo tabellone. E’ vero che qualsiasi amministrazione ci fosse stata, nel 2008, avrebbe dovuto affrontare la crisi finanziaria che tu hai creato, ma e’ altrettanto vero che molto probabilmente non avrebbe richiesto il dissesto-fallimento del comune. Ed inoltre, se prima del 2008 ci fosse stato un altro sindaco, di certo non si sarebbe arrivato a tanto. Perché nessuno lo nega che le entrate del comune sono basse ma tu non puoi negare che non riesci a cogliere le occasioni che ti si presentano per aumentare le entrate senza aumentare le tasse e mi riferisco al famoso piano antenne. Per questo piano antenne, la legge e’ molto chiara e stabilisce che: se un comune si dota di un piano regolatore delle antenne, i gestori per installarle sono obbligati a rivolgersi soltanto ai siti comunali. Questo vuol dire che se il comune di aquino avesse predisposto il piano per le antenne ed avesse indicato come sito dove installarle un luogo di proprietà del comune, i gestori sarebbero stati obbligati ad installare le antenne nei siti di proprietà del comune . Ma questo piano antenne, per motivi che non riesco a comprendere non e’ stato mai elaborato. Pertanto i gestori hanno stipulato con dei privati un contratto di locazione e vi hanno installato le antenne. Io non so quanto percepiscano i privati dall’affitto di questi terreni ai gestori, ma so di certo che un comune dove il piano antenne è stato redatto, solo nel 2010 per il fitto dei terreni ai gestori di telefonia mobile, quel comune incasserà le bellezza di 180 mila euro. E’ chiaro quindi che dal 2007 ad oggi, se fosse stato redatto il piano antenne, nelle casse del comune sarebbero entrati perlomeno 500 mila euro e non ci saremmo trovati in questo stato fallimentare. Allora caro Grincia, la responsabilità adesso di chi è? Ancora degli uffici oppure della tua incapacità ad amministrare? Sii realistico e per il bene di questa città: dimettiti.