La crisi finanziaria del Comune di Aquino, che qualsiasi Amministrazione ci fosse stata avrebbe dovuto affrontare, è venuta alla luce solo nel 2008, cioè quando, per la prima volta nel corso degli anni, l’Ufficio Finanziario ha rilevato uno squilibrio tra entrate e uscite di 500 mila euro.

L’esistenza di questo squilibrio è giunta all’Amministrazione del tutto  inaspettata, in quanto le uscite nel bilancio 2008 risultavano addirittura inferiori all’anno precedente, avendo l’Amministrazione tagliato molte spese, per cui risultava incomprensibile come questo squilibrio non fosse stato messo in evidenza prima.

E’ evidente che solo le entrate del 2008  sono state indicate in maniera veritiera, mentre per  gli  anni precedenti non potevano non risultare “gonfiate” dall’ufficio preposto.

Di tutto questo l’Amministrazione non ne è mai venuta concretamente a conoscenza, perché mai chiaramente fatto rilevare, tanto è vero che sia gli organi finanziari del Comune, sia gli organi di controllo, hanno sempre dato pareri positivi in tutti gli anni precedenti il 2008, rilevando ogni volta “coerenza interna, congruità e attendibilità contabile delle previsioni di bilancio”.

Se invece si fosse saputo bene che tutti gli anni c’era uno squilibrio, l’Amministrazione avrebbe proceduto alle relative correzioni, prima di tutto con l’aumento delle entrate, che pur era necessario, ma mai espressamente imposto dai responsabili.

A seguito della “scoperta” di tale squilibrio assolutamente inaspettato perché mai rappresentato in precedenza dagli organi di gestione e di controllo, e di fronte alla rilevanza della somma, l’Amministrazione nell’ottobre del 2008 fu costretta a studiare in brevissimo tempo un piano rateizzato in tre anni per coprire quella somma.

Purtroppo, nonostante riduzioni delle spese nel 2008 e 2009, compresa la cancellazione dell’indennità di carica dovuta agli Amministratori, non è stato possibile ripianare quella somma, anche perché alcune entrate straordinarie che vi erano state previste, non è stato poi possibile concretizzarle.

Con notevoli sacrifici, è stato recuperato molto ma non quanto si doveva.

Per questo il bilancio consuntivo 2009 si è chiuso con un disavanzo di circa 250 mila euro più 60 mila euro di arretrati legali, a fronte comunque dei 500mila iniziali.

Questa somma (250 mila euro + arretrati legali) non è possibile inserirla nell’equilibrio di bilancio, in quanto se gravato di tale cifra, non verrebbe dimostrato l’equilibrio stesso, come prevede la legge.

Per questo motivo, ci è stato rappresentato dagli organi di gestione del Comune, che l’unica soluzione praticabile, è la dichiarazione dello stato di dissesto che permetterà di richiedere un mutuo per ripianare tale disavanzo.

Ci teniamo a precisare con forza, che il Comune di Aquino non è indebitato con nessuno e non ha proceduto mai a spese “folli” con l’ordinaria amministrazione.

Quello che è stato speso negli anni scorsi, spese abbastanza normali, è stato fatto perché veniva attestato che era possibile farlo.

Una cosa comunque si deve rimarcare con forza!

Il Comune si trova in questa situazione non per l’eccessiva pressione fiscale, ma per la bassa pressione fiscale che non ha permesso entrate adeguate.

L’addizionale IRPEF non è stata mai istituita, mentre tutti gli altri ce l’hanno, e qualche paese delle vicinanze, anche al massimo consentito.

I cittadini di Aquino hanno risparmiato dieci anni di tassazione su stipendi e pensioni; niente è stato prelevato da questi introiti familiari.

Certo, abbiamo preso una decisione difficile e non popolare, ma la cifra che non siamo riusciti a ripianare, è una cifra non alta che sarà ripianata con un mutuo, consentito solo con questa procedura.

Questo eviterà per il futuro la sofferenza finanziaria determinatasi e che pregiudica il  buon andamento dell’attività comunale.

Ci rendiamo conto che quanto è successo è una nostra responsabilità, ma solo una responsabilità politica, in quanto siamo noi che amministriamo; ma se tale è, lo deve essere anche per chi per tanti anni è stato con noi, visto che si sta parlando di un periodo che va dal  2002 al 2007.

Aquino, 21 ottobre  2010 Il Gruppo di Maggioranza

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