Tornando sulla questione del cosiddetto “nuovo piano regolatore” di Aquino (più propriamente documento preliminare di indirizzo al nuovo PRG) e di fronte a informazioni “disinformanti” provenienti dall’opposizione comunale, rilevo quanto segue:

Le indicazioni per il nuovo piano regolatore di Aquino in gestazione già da molto tempo e che non vedeva mai la conclusione, sono state portate all’approvazione del Consiglio Comunale il 1° febbraio 2008 Già in quella seduta si precisavano le tappe per l’adozione dello stesso piano, che non prevedevano come inizio l’invio alla Regione Lazio, perché non previsto, ma, come bene specificato nella stessa delibera, l’indizione da parte del Sindaco di una conferenza dei servizi da tenersi nella sede comunale.

Non ho mai detto che in 180 giorni il piano sarebbe stato approvato: ho citato 180 giorni, ma solo per dire che la somma dei giorni previsti per la scadenza delle varie incombenze di legge, sarebbe stata di 180 giorni, e che se tutto fosse filato liscio, prevedevo in un anno e mezzo circa il tempo necessario per la vera e propria adozione del piano (questa mia indicazione è verbalizzata nella deliberazione).

Purtroppo solo poche settimane dopo questa seduta di Consiglio, è stato pubblicato il piano paesistico regionale che con i suoi vincoli, alcuni assolutamente assurdi, ha penalizzato tutti i Comuni, compreso Aquino.

Diversi di questi vincoli regionali erano in contrasto con le indicazioni da noi deliberate, per cui era inutile indire la conferenza dei servizi per stabilire se ci fossero contrasti con le norme regionali, perché tale contrasto c’era lo capiamo anche noi.

Invece appena dopo le elezioni del 2008, con delibera di Consiglio Comunale abbiamo fatto opposizione a diversi di quei vincoli qualcuno dei quali ci sarebbe stato anche risparmiato, (quello per il corso d’acqua in Via Roma per esempio) se il mio assessore all’urbanistica dell’epoca, da  me incaricato per seguire questa come anche tutte le vicende del piano (l’ex assessore Mazzaroppi per la precisione) si fosse recato a Roma a vedere la questione come da invito anche della Regione.

Quindi oggi si deve aspettare il responso della Regione alle nostre opposizioni, perché l’iter del piano cominci e vada avanti. Il Comune oggi si sta molto interessando della questione, tanto è vero che ci sono stati anche dei sopralluoghi di funzionari regionali per capire le nostre ragioni e l’inutilità di alcuni vincoli tra l’altro superati e senza senso.

Per concludere: la delibera con le indicazioni del piano approvate nel febbraio 2008, non è mai andata alla Regione perché non ci doveva andare, perché il primo passo era la conferenza nella sede comunale e questo si è sempre saputo tanto è vero che è ben descritto nella delibera e che la conferenza non s’è potuta indire per i sopravvenuti vincoli regionali. Io ho precisato che si poteva prevedere in un anno e mezzo l’iter di adozione del piano, e non certo in 180 giorni.

Mi dispiace deludere chi m’accusa, ma io non dicevo bugie allora come non le dico nemmeno adesso; si guardi un attimo allo specchio, e forse riconoscerà chi dice bugie e propaganda disinformazione.

Antonino Grincia

Sindaco di Aquino

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