A gennaio AIRC dà il buon anno alla ricerca sul cancro con l’iniziativa “Le Arance della Salute”.

Basta un contributo associativo minimo di 9,00 euro per ricevere in omaggio una reticella da 3 kg di arance rosse della Sicilia, di qualità e provenienza garantite, contrassegnate dal marchio dell’Associazione.

Questo contributo consente di fare il pieno di vitamine, far del bene alla ricerca e diventare Soci AIRC per un anno.

Un’idea così salutare, visto che le arance sono fra i protagonisti di una corretta alimentazione, viene diffusa da una campagna pubblicitaria e concretizzata dai Comitati Regionali AIRC che, grazie all’impegno dei volontari, animano le piazze di tutta Italia in una giornata di festa e di incontro.

 È ormai noto a tutti che le arance racchiudono un grande patrimonio di antiossidanti. Sono ricche, innanzitutto, di vitamina C che sembra avere un ruolo anche nel rafforzare le difese immunitarie. Questa preziosa vitamina, inoltre, protegge il sistema cardiovascolare e ha proprietà antinfiammatorie. In particolare l’arancia rossa di Sicilia contiene circa il 40 per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi e contiene gli antociani, pigmenti naturali dagli straordinari poteri antiossidanti. È quindi la più adatta nella prevenzione oncologica. L’arancia fresca è ricca anche di vitamine A, B e PP e di flavonone, l’elemento maggiormente protettivo soprattutto nei confronti del tumore allo stomaco.

Ma qual è il segreto delle ‘rosse’ di Sicilia? La terra, il sole e la passione. Frutto dell’incontro tra uno straordinario microclima e la fertile terra vulcanica, questo frutto è caratterizzato anche dall’IGPIndicazione geografica protetta, che coinvolge un territorio di 32 comuni, distribuiti tra le province di Catania, Siracusa ed Enna.

La caratteristica colorazione brillante della polpa, del succo e della buccia la rende facilmente riconoscibile e ben dimostra le sue qualità protettive per la salute. Le varietà Moro e Tarocco sono coltivate in aziende agricole che applicano sistemi colturali a basso impatto ambientale in cui l’uso di concimi, antiparassitari ed erbicidi è ridotto al minimo, mentre sono impiegate preferibilmente sostanze di origine naturale per la nutrizione delle piante e la difesa dai parassiti.

I frutti appena colti e privi di residui chimici sono semplicemente lavati con acqua potabile, spazzolati e asciugati. Non sono impiegati né conservanti né prodotti cosmetici. E soprattutto il loro viaggio verso le piazze di tutta Italia inizia subito.

È come se i soci AIRC cogliessero direttamente le arance dalla pianta!

fonte www.arancedellasalute.it

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