Dichiarazione del Consigliere Comunale Enrico De Clemente riguardante la discussione del 4° punto all’ o.d.g. del consiglio comunale del 26 Novembre: rinnovo adesione Cinquecittà.
“Spesso i piccoli Comuni non riescono a formare uno standard adeguato nei servizi e allora si uniscono nelle Unioni dei Comuni. Ed ecco che nel 1999 l’ Unione Cinquecittà nacque dalla volontà di creare un polo di interesse omogeneo dal punto di vista storico, sociale ed economico, atto a garantire, per il futuro, una migliore gestione delle risorse del territorio e dei servizi stessi garantendone una migliore qualità, a costi minori. Dunque, quando Aquino è entrata nelle “Cinquecittà” si pensava ad un miglioramento netto dei servizi, ad un alleggerimento del bilancio e a nessun aumento dei contributi per i cittadini. Ma questo non è accaduto, e a questo punto dopo 10 anni è facilmente dimostrabile che ad Aquino non conviene restare nelle Cinquecittà, perché nel tempo l’ entrata in questa Unione non ha prodotto gli effetti sperati e prefissati all’ inizio. Innanzitutto il costo è diventato altissimo, motivo per cui abbiamo dovuto rinunciare a molti servizi offerti e siamo stati costretti ad aumentare la TARSU. Infatti, per la nettezza urbana la spesa totale è di € 542.245,74 , con totale copertura a carico degli utenti e in questa somma sono compresi ben € 35.680,00 di spesa per la manutenzione e il funzionamento dell’ autocompattatore, tra l’ altro di proprietà comunale, e € 13.000,00 per le spese di gestione del servizio, per l’ acquisto di sacchi e materiale vario, per complessivi € 48.680,00, costi ed oneri che, a mio avviso, sarebbero dovuti toccare alle Cinquecittà e non ai cittadini di Aquino. E poi, cosa di fondamentale importanza, il servizio non è dei migliori. Anzi, ultimamente è apparso su un giornale locale un articolo di un comitato di cittadini del quartiere “case Valli” che si lamentava del servizio, certificando con foto il volume elevato di rifiuti che da giorni giacevano indisturbati nella piazzetta Martiri del Terrorismo. I giardini e i parchi pubblici sono spesso sporchi, la raccolta differenziata (se così la vogliamo chiamare) non è efficace e incredibilmente poco redditizia. E questo non certamente per il mancato impegno degli operatori di Aquino, ai quali, anzi va il mio plauso per l’ indiscutibile impegno che quotidianamente ripongono nel loro lavoro, tra l’ altro molto sacrificato. L’ unica vera causa è che l’ Unione è poco organizzata e poi, ho notato che spesso si è dimostrata insensibile a segnalazioni e reclami fatti dal nostro Comune. Ma diciamolo con serenità, questa istituzione con il passare del tempo è divenuta un vero e proprio carrozzone, ed è evidente che non garantisce ne’ economicita’, ne’ efficienza. Per questo motivo ho consigliato a tutti i componenti dell’ Amministrazione di uscire dalle Cinquecittà e pensare seriamente ad un recesso unilaterale. Nello stesso tempo, ho ipotizzato l’ eventualità di ritornare alla gestione dei servizi con cooperative o con altre società, dopo un’ attenta valutazione del rapporto servizio offerto-costo. D’ altronde la città di Pontecorvo è già uscita dall’ Unione nel 2003, mentre la città di Castrocielo non vi è mai entrata, e i loro cittadini, a differenza dei nostri, sono molto soddisfatti del servizio. Poi, un’ altra doverosa considerazione va fatta: Aquino, entrando in questa Unione, ha perso la propria identità di Comune più importante, per storia e cultura, a favore degli altri Comuni che la fanno da padrone. Basta pensare che la sede amministrativa è ubicata nel Comune di Piedimonte San Germano, mentre la sede politica è nel Comune di Roccasecca. Inoltre, la presidenza è toccata a Piedimonte, la vice-presidenza a Roccasecca. E quindi va fatta anche un’ attenta analisi politica di quanto accaduto in passato e della scarsa considerazione che l’ Unione ha avuto nei confronti di Aquino. Un’ ultima osservazione va fatta sul bilancio, tra l’ altro sofferente di quest’ente sovracomunale: l’ 80 % delle spese è costituito dal costo del personale. E’ evidente, dunque, che in questi anni, l’ Unione ha pensato più alla gestione puramente amministrativa e politica e si è curata meno dei costi e dei servizi da offrire alla gente. Ma nonostante tutte queste considerazioni, la maggioranza attuale (io è ovvio che non vi faccio più parte) ha rinnovato per altri 10 anni l’ adesione alle Cinquecittà, condannando in sostanza il nostro paese ad un altro probabile aumento della tassa sui rifiuti solidi urbani, con disservizi che si prevedono essere sempre maggiori.”