L’Aquino, orfano dell’esonerato mister D’Ammassa (in panchina il duo composto da Molle e Mattia) scendeva in campo con un logico e prudente 4-5-1 con Roccia in porta, linea difensiva composta da A. Caramadre e Fortuna centrali con i due “baby” Capraro e Ljljanic ad operare sulle corsie laterali. Centrocampo (ancora privo di Casale) con  Di Mascio e Maini deputati alla costruzione del gioco supportati, sugli esterni, da Riccio e Assante. Reparto offensivo con Marco Ardone a sostegno di capitan Mazzaroppi, unico terminale offensivo. Pronti via, erano i padroni di casa a rendersi pericolosi con Langiano, anticipato provvidenzialmente in uscita da Roccia. Qualche istante dopo il biondo attaccante di casa ci provava dal limite ma la sua conclusione si perdeva  sul fondo.  Ma poco dopo erano i bianconeri a recare una seria minaccia verso la porta di casa. Sugli sviluppi di una rimessa laterale battuta da Riccio, (minuto 7) il capitano bianconero si involava verso la porta difesa da Vizzaccaro ma veniva vistosamente cinturato da Colavecchio proprio al limite dell’aria: il direttore di gara, a due passi, estraeva il rosso per il difensore di casa costretto a lasciare anzitempo il terreno di gioco. Sugli sviluppi della conseguente punizione bomber Mazzaroppi disegnava una traiettoria insidiosissima che terminava la propria corsa sulla traversa (con la complicità di Vizzaccaro), tra il disappunto della sparuta presenza di ultras di fede aquinate. L’Aquino ci credeva, e forte della superiorità numerica, guadagnava metri preziosi. Intorno al quindicesimo, sugli sviluppi di un corner dalla destra, Ardone (uno dei migliori) aveva sulla testa la palla del possibile vantaggio ma la sua girata  risultava centrale. La squadra di mister Saragosa non appariva in grado di opporre una reazione vibrante e andava spesso in confusione. Ben controllato il temibile tridente offensivo composto da Papa – Langiano e Iorio, mai pericolosi. I padroni di casa si segnalavano solo per un paio di corner che non sortivano effetto alcuno. Aquino pericoloso intorno al 30′ con una bella incursione di Ljljanic sulla sinistra, pallone per il capitano che ispirava ottimamente  Assante che chiamava agli straordinari un ottimo Vizzaccaro. Aquino padrone del campo, ordinato ed attento in difesa e veloce nelle ripartenze. Il portiere cassinate era addirittura superlativo prima dell’intervallo su una spettacolare conclusione di Ardone: il numero uno di casa si superava svellendo la sfera proprio dall’incrocio dei pali. Era l’ultimo brivido di una prima frazione interamente dominata dai bianconeri.

Il secondo segmento di match si apriva subito con una clamorosa occasione per i bianconeri. Maini indovinava verticalmente il pertugio giusto per Assante sul quale si produceva in uscita disperata Vizzaccaro che non riusciva a fare sua la sfera. Il pallone giungeva sui piedi di Ljljanic che, appostato sul secondo palo, sbagliava clamorosamente il piu’ facile dei gol. Qualche istante dopo una punizione del solito capitano, dall’out di sinistra, non trovava nessun compagno pronto alla deviazione vincente sottomisura. I bianconerii accusavano, nella fase centrale di ripresa, una leggera flessione finendo per prestare il fianco alle iniziative di Iorio e soci. Il Caira, poco prima della mezz’ora, pareggiava il conto dei legni con Gomma (traversa da distanza ravvicinata con Roccia battuto). Qualche istante dopo pregevole spunto dell’ottimo Iorio che da posizione difficile chiamava al primo intervento di rilievo Roccia. La gara negli ultimi minuti si trascinava via senza particolari sussulti con entrambe le squadre stanche e nervose. La panchina aquinate giocava le carte Caporicci ( per Assante ) e Piscopo (in luogo di Ljljanic). Di lì a poco giungeva il gol partita. Aquino guadagnava una preziosa punizione nella tre quarti avversaria, della battuta si incaricava il capitano che metteva al centro un pallone  invitante che attraversava tutto lo specchio della porta prima di trovare la testa di Luca Capraro che, alla stregua del bomber consumato, ringraziava del gentile omaggio   consegnando tre punti vitali all’Aquino. Festa grande nel settore occupato dai tifosi bianconeri. Non c’era più tempo per le residue velleità dei padroni di casa. Un minuto dopo giungeva infatti  il triplice fischio finale dell’arbitro a sancire un successo legittimo che potrebbe segnare la svolta stagionale.

Questi gli uomini scesi in campo per l’Aquino: Roccia, Capraro, Ljljanic (76′ Piscopo), A. Caramadre, Fortuna, Riccio, Assante (70′ Caporicci), Di Mascio, Maini, Ardone, V. Mazzaroppi. A disp: Iadecola, Gabriele, N. Mazzaroppi.

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