Gli uomini di mister D’Ammassa colgono la seconda vittoria esterna a Broccostella (terza stagionale) al termine di una gara pirotecnica e rocambolesca culminata in un clamoroso 4 a 5. Una cinquina calata in soli 90 minuti e pensare che nelle precedenti sei uscite i ragazzi erano andati in gol con il contagocce (appena 4 reti). Una vera e propria girandola di reti ed emozioni che ha contrassegnato una gara avvicente e combattuta nel corso della quale è accaduto di tutto. I bianconeri mettono cosi’ in cascina tre punti davvero preziosi che li proiettano a quota 11 in classifica (in compagnia di Caira e Arpino) a sole tre lunghezze dalla capolista Sant’Apollinare fermata sullo 0-0 ad Arpino. Un successo figlio di una interpretazione autorevole dei ragazzi che in apertura, (con Luca Mernini ad indossare, con una doppietta, le vesti del goleador) si portavano addirittura sullo 0-2. Immediata la reazione della squadra di Enzo Leone che sfoderava gli artigli confezionando la rimonta in venti minuti con le bocche di fuoco Marchione e Pompilio. Era proprio quest’ultimo, qualche minuto dopo, a portare clamorosamente in vantaggio i suoi con un rigore dubbio (e fatto ripetere dal signor Mattia di Cassino il cui operato ha suscitato, per usare un eufemismo, molte perplessità, sulla prima conclusione era stato bravo Iadecola a bloccare la debole conclusione del bomber di casa). Ma nei minuti di recupero di una prima frazione a dir poco scoppiettante giungeva il meritato gol del 3-3 griffato dal solito bomber Valeriano Mazzaroppi (terzo sigillo stagionale), chirugico, come di consueto, da calcio piazzato. La seconda frazione trascorreva sulla falsariga della prima. I padroni di casa rompevano di nuovo l’equilibrio, dopo 22 minuti, con Cece, abile a girare di testa un invito di Alonzi. Il gol del 4 a 3 non tramortiva pero’ l’undici aquinate che nei minuti finali si faceva sotto cogliendo il pari con Marco Maini (primo centro stagionale), lesto a risolvere una mischia in piena area avversaria. Proprio quando la gara si avviava a terminare in parità, all’ultimo respiro, mentre scorrevano i titoli di coda, si materializzava l’acuto vincente del neo entrato Yuri Di Mascio, che sottomisura, regalava tre punti pesantissimi alla compagina aquinate. Una vittoria incredibile che, oltre a muovere la classifica, rappresenta una iniezione di fiducia considerevole in vista del prossimo incontro che vedrà Mazzaroppi e soci misurarsi contro l’Arce di mister Piero Rotondi. Una sfida che si annuncia suggestiva e che vedrà una cornice di pubblico degna dell’evento. Ma passiamo alla cronaca della vittoriosa gara di ieri.
Aquino rimaneggiato, come ampiamente sottolineato alla vigilia, quello che scendeva sul rettangolo verde. Durante i minuti di riscaldamento anche il numero uno aquinate Roccia era costretto a rinunciare alla contesa a causa di un banale infortunio. Al suo posto Paolo Iadecola. Mister D’Ammassa varava un 4-4-2 inedito con Mernini e A. Caramadre (centrali) e F. Colella e Capraro (sui lati) a comporre il pacchetto arretrato (ancora orfano di Marco Fortuna, relegato in panchina). A protezione della difesa Martucci, con Maini deputato alla costruzione della manovra in luogo dell’infortunato Casale. Corsie esterne affidate a Palombo e Ardone, mentre a guidare il reparto offensivo capitan Valeriano Mazzaroppi coadiuvato dal baby Piscopo.
Pronti via, erano i bianconeri ad essere piu’ intrapredenti denotando un giusto approccio alla gara. Dopo soli tre minuti Luca Mernini portava in vantaggio l’Aquino ribadendo in rete una punizione da distanza ragguardevole calciata da Martucci: la sfera terminava sulla traversa e carambolava sulla linea di porta proprio sui piedi del difensore di Castrocielo che rompeva l’equilibrio. Gli ospiti subivano il colpo ed i bianconeri, dopo appena tre minuti rimpinguavano il bottino. Palombo (uno dei migliori) si destreggiava egregiamente lungo l’out di destra dal quale metteva al centro un invitante pallone per la testa di Mernini che batteva per la seconda volta l’incolpevole Vettraino. Qualche istante dopo il tecnico aquinate operava il primo cambio: fuori Martucci (infortunatosi, ma non dovrebbe trattarsi di nulla di grave) dentro Fabio Gabriele. Il Broccostella, ferito nell’orgoglio, si riorganizzava e accorciava le distanze (minuto 12′) con Pompilio. La punizione dal limite dell’attaccante sorano soprendeva Iadecola, apparso non irreprensibile nella circostanza. La rete restituiva slancio e vigore agli uomini di Enzo Leone che pervenivano al pareggio con Marchione che, ottimamente ispirato da Turchi, all’altezza del secondo palo, non lasciava scampo a Iadecola. Al 40′ un episodio dubbio in area di rigore aquinate dava inizio allo stucchevole show del direttore di gara cassinate. Il Broccostella siglava la rete del terzo gol con una bella girata di testa di Alonzi ma il signor Mattia annullava inspiegabilmente per concedere la massima punizione ai padroni di casa. Della battuta si incaricava il solito Pompilio la cui conclusione, debole e centrale, veniva neutralizzata in tuffo da Paolo Iadecola. Ma il direttore di gara riteneva che ci fossero gli estremi perchè il rigore fosse ripetuto tra le vane proteste dei giocatori aquinati. Sul dischetto si portava ancora una volta Pompilio che cambiava angolo portando in vantaggio i suoi. La rete del tre a due rischiava di pesare come un macigno sul morale della truppa bianconera ma nei minuti finali del primo segmento di match capitan Mazzaroppi ristabiliva la parità con un calcio di punizione alla sua maniera: il numero dieci aquinate disegnava con il piede destro una traiettoria imparabile con la sfera che si spegneva, mortifera, all’angolino basso della porta di Vettraino. Era l’ultima emozione di un primo tempo a dir poco entusiasmante.
Nella ripresa le due compagini abbassavano comprensibilmente il ritmo ed i primi minuti scorrevano all’insegna dell’ordinaria amministrazione. Tra le fila aquinati da segnalare la seconda sostituzione con Gabriele costretto a cedere il posto ad Alessandro Serluca, ragazzo della juniores. Ma l’equilibrio veniva spezzato di nuovo da Cece (minuto 20) che sfruttava alla perfezione l’invito di Alonzi: beffarda l’inzuccata del centrocampista di casa per il momentaneo 4 a 3. Apprezzabile la torsione del giocatore di Enzo Leone ma, nell’occasione, la retroguardia bianconera si faceva trovare impreparata. La rete del nuovo vantaggio dei locali induceva mister D’Ammassa a gettare nella mischia Yuri Di Mascio che rilevava Serluca. Era la mossa che mutava il volto del match. Il finale era da cardiopalma e tutto di marca aquinate. I bianconeri acciuffuvano a cinque minuti dal termine il gol del meritato pari con Marco Maini, (deviazione vincente sottomisura). I ragazzi ci credevano e provavano a cogliere il bottino pieno, nel finale, con Tommaso Palombo che veniva atterrato all’interno dell’area di rigore avversaria: il signor Mattia lasciava incredibilmente correre tra le vibranti potreste della “freccia rossa” che veniva (oltre al danno, la beffa) allontanato dal campo. Ma la rete del clamoroso e definitivo 4 a 5 era nell’aria e si materializzava proprio sui titoli di coda: il guizzo vincente era del neo entrato Di Mascio che capitalizzava splendidamente un pallone recapitatogli dall’ out di destra dal capitano. Il centrocampista di Vallerotonda, ebbro di gioia, andava a raccogliere i meritatissimi complimenti della panchina aquinate sprigionando anche l’entusiasmo del manipolo di ultras bianconeri presenti. Gli ultimi istanti di una domenica palpitante, semplicemente da incorniciare, che rimarrà a lungo scolpita nella memoria degli sportivi aquinati.