L’Aquino torna ad imporre la legge del comunale piegando una indomita “Città di Veroli”. Decisiva la rete di capitan Mazzaroppi intorno al decimo del secondo tempo. Il successo dei bianconeri apre cosi’ ufficialmente la crisi in casa verolana. La compagine guidata da Benito Campoli, protagonista di un mercato importante in estate, ha raccolto solo tre punti in quattro gare. Un bottino misero, non in linea con le ambizioni della società giallorossa che mira ad un campionato di vertice. Passo in avanti significativo dunque dei bianconeri i quali, complici i risultati favorevoli maturati sugli altri campi, tornano ad avvicinarsi alle zone nobili della graduatoria. Il successo proietta i bianconeri a quota 7 punti, a sole tre lunghezze dalla capolista Sant’Apollinare fermata sullo 0-0 a Pontecorvo. Gli uomini allenati da D’Ammassa, domenica prossima 2 novembre, faranno visita alla Nuova Anagni.

La situazione di emergenza (fuori Assante, N. Mazzaroppi e Riccio oltre al lungodegente Luca Caramadre) costringeva ancora una volta mister D’Ammassa a rinunciare al 4-4-2 per un 4-5-1 (già adottato ad Arpino) che vedeva Roccia tra i pali (recuperato in extremis), linea difensiva composta da Fortuna e Mernini al centro con F. Colella e Ljljanic esterni. Davanti alla difesa Martucci, mentre a centrocampo stazionavano Casale e Gabriele al centro, con Palombo ed Ardone a presidiare le rispettive corsie esterne. Unico terminale offensivo capitan Mazzaroppi, al rientro dal primo minuto dopo l’infortunio. Ricco di spunti l’avvio di partita.  Già dopo sei minuti era Fabio Gabriele ad impensierire Genovesi con una conclusione dai 25 metri. Gli ospiti rispondevano  con Trulli (minuto 10′) che, direttamente da calcio piazzato, da posizione molto defilata, scheggiava il palo esterno della porta bianconera. Qualche istante dopo acuto di capitan Mazzaroppi ma la sua conclusione si perdeva di poco a lato. Non si faceva attendere la reazione dei giallorossi affidata ad uno spunto pregevole di Petrella che, liberatosi bene in area bianconera, non inquadrava pero’ il bersaglio. La prima frazione si chiudeva con una punizione di Martucci (minuto 43′) all’altezza dell’out destro dell’area di rigore ospite: la sfera veniva deviata  in angolo, in modo maldestro,  da Pettorini che rischiava il piu’ classico degli autogol.

Nella ripresa mister D’Ammassa operava il primo cambio: fuori Gabriele (buona la sua prova), dentro Di Mascio. I primi minuti del secondo tempo vedevano un Aquino garibaldino, desideroso di sbloccare il risultato. La squadra, sospinta dal folto pubblico, ci credeva e imprimeva alla gara un ritmo piu’ elevato. Le occasione fioccavano. Bianconeri vicini al gol al 55′ con Casale lesto a spizzare di testa un calcio piazzato battuto da Martucci:la girata del centrocampista aquinate si spegneva di un nulla sul fondo.  Qualche minuto piu’ tardi gesto di fair play del capitano bianconero il quale, giunto al cospetto dell’estremo difensore ospite, anzichè concludere comodamente a rete, fermava il gioco per consentire che venissero prestate le cure del caso ad un calciatore verolano rimasto dolorante a terra. Ma l’appuntamento con il gol era solo rimandato di qualche minuto. Di Mascio vinceva caparbiamente un contrasto a centrocampo, avanzava palla al piede e con il piatto destro ispirava in profondità Valeriano Mazzaroppi il cui diagonale non lasciava scampo all’incolpevole Genovesi (minuto 58′). Festa grande sulla tribuna del comunale che salutava con grande entusiasmo il ritorno al gol del bomber aquinate. Il Veroli accusava fatalmente il colpo e rischiava di capitolare ancora quando lo stesso capitano non riusciva ad angolare bene un invitante cross dell’onnipresente Palombo (minuto 62′) : la girata di testa del numero dieci bianconero era troppo centrale e non creava guai seri a Genovesi.  Il mister aquinate intanto effettuava il secondo cambio (minuto 64′): fuori Martucci, dentro Maini. Gli ospiti accennavano ad una timida reazione con Velocci (minuto 70′) la cui conclusione era velleitaria e non impensieriva Roccia. Mister D’Ammassa rilevava un generosissimo Ardone per Andrea Caramadre (minuto 77′) . Un difensore per un centrocampista, chiaro l’intento del mister bianconero di difendere fino alla fine il risultato. I  bianconeri gestivano con ordine l’esiguo quanto prezioso vantaggio sfiorando con Palombo, nel finale,  la rete del 2-0. Applausi pochi istanti dopo per portierone Roccia esibitosi in una spettacolare uscita con i piedi. Arrivava cosi’ il triplice fischio del signor Celeste di Roma (ordinaria la sua direzione) che poneva fine alle ostilità. Una gara vinta in modo legittimo da un Aquino che appare ormai sulla strada della completa guarigione

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