Articolo pubblicato per conto di Assante Franco.
Il consorzio di bonifica Valle del Liri fonte di sprechi e clientele? Il metodo è abbastanza diffuso. Prima e nel corso della campagna elettorale di un qualsiasi organismo democratico (nel caso di specie intendiamo parlare del Consorzio di bonifica Valle del Liri) si denunciano i vizi della gestione, cui normalmente fa seguito la difesa degli accusati. Poi “passata la festa, gabbatu lu santo” il silenzio torna sovrano. Non si parla più delle “malefatte”, né dei pregi. Si preferisce non parlare, mentre l’acqua continua a scorrere silenziosamente nell’alveo dei fiumi che percorrono la Valle. Al Consorzio ora si è insediata una maggioranza rappresentativa di tutte le organizzazioni sindacali di categoria, che dovrebbe assicurare il massimo della trasparenza, se non dell’efficienza, soprattutto perché della stessa fanno parte iscritti ai partiti di maggioranza e di opposizione. Sul consorzio circolano voci che vorremmo confermate o smentite:
a) che i livelli dirigenziali più alti ed i consiglieri si sono aumentati gli emolumenti ed i gettoni di presenza;
b) che, per assicurare anche ad altri tali benefici, alla prima si è aggiunta un’altra commissione, senza che ne esistessero vere esigenze legate alla migliore efficienza;
c) che l’organismo che si occupa dell’attività del Consorzio è costituito da un Presidente, un comitato esecutivo ed un consiglio di amministrazione.
Tutti naturalmente retribuiti. Gli associatiti, che pagano regolarmente il contributo annuale associativo, ed anche noi “curiosi” vorremmo conoscere, nel rispetto dei principi di trasparenza ribaditi anche dal Ministro Brunetta, quanto costa tale struttura dirigenziale, quali sono gli emolumenti riscossi da ciascuno dei membri, compresi i presidenti ed i membri delle commissioni, se e perché, invece di utilizzare il personale interno, si fa spesso ricorso a tecnici esterni per la direzione di lavori appaltati dall’Ente. Non si tratta di mera curiosità, e nessuno che crede nella democrazia dovrebbe dolersene. Anzi il Presidente dovrebbe approfittare del presente articolo, per precisare e far conoscere la verità, soprattutto in vista dell’ idea che anche l’attuale Governo coltiva di abolire i consorzi di bonifica, perchè ritenuti inutili e fonte di sprechi non oltre tollerabili.